Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/7799
7799 Superare la materia
16 gennaio 1961: Libro 82
Nessun uomo può spiritualizzare la sua anima, cioè aiutarla all’unione con la scintilla spirituale, che ha ancora rivolto il suo cuore alla materia, perché non baderà alla voce dello spirito in sé, il suo pensare, volere ed agire sarà sempre soltanto orientato al mondo e lascerà languire la sua anima, mentre farà al corpo tutto ciò che desidera. L’anima e lo spirito si uniranno solamente, quando l’uomo supera l’amore dell’io, quando esclude desideri terreni e bada a ciò che esige lo spirito che cerca di attirare l’anima al Padre, che cerca di determinare a stabilire il collegamento con Me, affinché Io Stesso possa ora anche agire sull’anima tramite lo spirito. Deve quindi sempre essere considerato, che esistono due Regni che cercano di legare l’uomo, ma che nel loro genere deviano totalmente l’uno dall’altro. Il regno terreno offre solo beni materiali, ma il Regno spirituale tali Beni che sono imperituri. Questi ultimi non possono essere percepiti come i beni terreni e perciò l’uomo cerca di venire in possesso piuttosto di ciò che è visibile ed afferrabile. Ma i Beni spirituali non sono apertamente percettibili, e perciò solo pochi uomini vi tendono. La spiritualizzazione dell’anima però, è meta e scopo della vita terrena, perché l’anima cambia poi il suo soggiorno e passa nel Regno spirituale, quando è venuta l’ora del decesso da questa Terra; allora il corpo si decompone e con lui tutto ciò a cui tende sulla Terra, ma l’anima continua ad esistere e se ha già potuto raggiungere sulla Terra la spiritualizzazione, allora entra nel Regno spirituale nel raggiante abito di Luce ed è beata. Ma se il corpo ha goduto il privilegio, allora l’anima è da compiangere, perché non può scomparire, ma secondo il suo stato di maturità è poi la sua ulteriore vita nel Regno spirituale. E questa significa sovente anche un arresto spirituale, a cui può seguire una ricaduta nell’abisso. Perché allora ha percorsa inutilmente la sua vita terrena, non ha raggiunto nessun progresso spirituale, perché ha misurato troppo valore alla materia, invece di superarla. L’uomo deve passare attraverso il mondo materiale, deve cercare di diventarne padrone, ma non deve diventare servo o schiavo della materia, perché allora non procede nel suo sviluppo, allora l’anima non raggiungerà la maturità che l’aiuta all’unificazione con il suo spirito. L’uomo deve superare l’amore dell’io, allora è padrone della materia, allora se ne può liberare e quando lo farà anche gioiosamente, allora ha riconosciuto ed anche adempiuto lo scopo della sua vita terrena. Allora si lascia guidare volontariamente dal suo spirito ed Io posso agire su di lui e deve irrevocabilmente salire in Alto, perché il Mio agire in lui avrà ora davvero un successo spirituale, perché ora lo spirito in sè spinge incontro allo Spirito del Padre dall’Eternità e può avere luogo l’unificazione, che richiede appunto un’anima spiritualizzata che si è totalmente staccata dalla materia, che tende solo al Regno spirituale e quindi ha intrapresa la via del ritorno nella Casa del Padre. E l’uomo si deve sempre soltanto domandare, fin dove il suo amore è ancora rivolto a sé stesso, perché solo quando ha vinto sé stesso, anche il suo amore per Me ha raggiunto il grado che può aver luogo l’unificazione che è ora in eterno indissolubile.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich