Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/7449
7449 L'effetto degli Insegnamenti nell'aldilà
7 novembre 1959: Libro 78
Non è un lavoro facile quello di scacciare l'errore dal mondo, perché è nella natura delle cose, che l'errore viene accettato molto prima dagli uomini, che non gli stanno così di fronte per difendersi come fanno verso la pura Verità. Questo si spiega con la difettosa costituzione dell'uomo stesso, che sta ancora troppo sotto l'influenza dell'avversario, che influenzerà l'uomo sempre in modo negativo e trova da lui ascolto. Ciononostante si deve cercare di procedere contro l'erroreè stia nella Verità e che perciò è anche in grado di discernere la Verità dall'errore. Costui non rifiuterà soltanto un insegnamento errato, ma lo potrà anche motivare del perché rifiuta un tale insegnamento e questa motivazione soltanto può procurare un allontanamento da ciò, mentre altrimenti gli uomini vi si atterranno saldamente, che quell'insegnamento sia la Verità. Questo vale in particolare per gli uomini che accolgono spensieratamente antiche tradizioni, che riflettere piuttosto sulle loro origini; questo vale per gli uomini che non s'interrogano, se a loro veniva offerta la Verità, ma accettano senza riflettere tutto ciò che viene loro sottoposto come Verità. Vale per tutti coloro che sono disinteressati alla “Verità”, perché per loro è indifferente, in quale direzione spirituale si muove il loro pensare e che non riflettono per nulla e perciò non hanno nemmeno nessun desiderio per la Verità. Ma anche costoro devono essere interpellati dai portatori della Verità, anche costoro devono venir scossi dal loro stato di sonno, e gli insegnamenti errati devono essere illuminati con luce stridula, affinché riflettano e ne prendano posizione; perché dover entrare nel Regno dell'aldilà attaccati dall'errore significa per l'anima un lavoro di disboscamento, finché se ne liberi un poco, perché l'errore viene rappresentato da una tale anima così saldamente, che è difficile convincerla che è un errore. Ma un'anima può diventare beata solamente, quando si muove nella Verità, perché la sua Beatitudine consiste nel diffonderla, ma lei lo può fare solamente, quando lei stessa possiede la Verità. L'anima nell'aldilà deve assolutamente giungere alla Verità, prima che lei stessa possa far parte con altre anime alla felicità, che consiste nel distribuire e guidare oltre la Verità. Voi uomini non conoscete l'effetto delle gravi conseguenze di insegnamenti errati nell'aldilà, perché è la vostra propria colpa, quando siete ingarbugliati nell'errore, perché non desiderate né la pura Verità né fate qualcosa per riceverla, perché è in ogni tempo a vostra disposizione ed ogni desiderio di conoscere la Verità verrà esaudito, mentre vi viene poi guidata in qualche modo. Ma finché non avete questo desiderio, finché vi sentite bene in mezzo all'errore oppure siete indifferenti, in che cosa consiste il vostro patrimonio spirituale, rifiutate anche la Verità, quando vi viene guidata in forma di Doni di Grazia. E' sufficiente la vostra seria volontà di stare nella pura Verità, e vi verrà data. I vostri pensieri verranno poi sempre guidati in modo che cominciate a dubitare e ad interrogarvi, che fate attenzione appena vi vengono apportati dei chiarimenti spirituali e poi potrete sempre cogliere dei giusti pensieri, perché desiderate la Verità. Perciò è facile per ogni uomo giungere alla Verità, poiché deve diventare vivo soltanto il suo proprio serio desiderio, perché gli venga ora guidata garantita la Verità, che può conquistare irrevocabilmente ancora sulla Terra, per poter entrare nel Regno dell'aldilà con spirito illuminato, dove per lui è limpido e chiaro, dove quindi non ha più da temere nessuna tenebra. Ogni errore però significa anche tenebra. Se una volta riflettete su questo seriamente, che può splendere la Luce solamente là, dov'è la Verità, allora inseguireste con cuore timoroso soltanto la Verità per non cadere in questa tenebra, che significa una volta ogni errore per la vostra anima; perché la tenebra è tormento, la Luce soltanto è Beatitudine. Perciò i discepoli del tempo della fine hanno l'incarico di procedere conto ogni errore, perché alle anime deve rimanere risparmiata una volta questa tenebra. Ma gli uomini devono avere la volontà ed il desiderio per la Luce, per uno stato nella conoscenza più limpida, che può offrire loro soltanto la Verità. Gli uomini devono volere nel più profondo del cuore di stare nella Verità, perché questa Verità è Parte dell'Eterna Divinità e perché l'errore significa un ottenebramento dello spirito, dietro al quale sta sempre soltanto l'avversario di Dio. La Verità soltanto è Luce - perciò cercate la Verità, finché camminate sulla Terra, perché dopo è molto più difficile raggiungerla, quando vi avvolge la tenebra nel Regno spirituale, da cui non vi potrete liberare così facilmente come sulla Terra, dove vi viene sempre di nuovo portata la pura Verità, dove la Verità combatterà sempre l'errore e la Verità può essere riconosciuta da ogni uomo che ha soltanto una buona volontà.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich