Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/7422
7422 Il giusto pareggio nell’aldilà
4 ottobre 1959: Libro 78
Vi muovete in una certa libertà, potete pensare, agire e parlare secondo la vostra volontà, potete condurre il cammino della vostra vita terrena come vi piace, anche se talvolta il vostro agire viene ostacolato, quando l’eseguire della volontà sperimenta una limitazione attraverso la Mia volontà. Ma siete comunque degli esseri liberi che possono formare la loro vita secondo il desiderio, al contrario di tutto l’essenziale, che è ancora legato nelle Opere di Creazione e si deve muovere secondo la Mia Legge dall’Eternità, secondo la Mia Volontà. E’ questa libertà della v volontà che vi rende responsabili nella vita terrena, perché questa si può orientare secondo la Mia Volontà, ma anche contraria a Me, la vostra volontà può anche tendere a ciò che contraddice totalmente al Mio eterno Ordine e perciò siete anche responsabili per la vostra volontà o agire di fronte a Me. Una volta avete manifestato la vostra volontà contraria e quindi il vostro allontanamento da Me ed ora vi viene ancora una volta offerta l’occasione, di dimostrare la volontà rivolta a Me. Non siete stati condannati definitivamente per via della vostra caduta da Me, ma vi è stata data l’occasione di ritornare a Me e di cercare l’unificazione con Me. Per questo vi è stata data la vita terrena che dovete sfruttare con tutte le forze appunto allo scopo del definitivo ritorno a Me. Perciò la vita terrena è un Dono di Grazia di inestimabile valore, che non dovete condurre in modo dissoluto senza pensare al vero scopo, perché una volta viene richiesta da voi la responsabilità e secondo il vostro comportamento nella vita terrena sarà la vostra sorte nell’Eternità. Vi pentirete una volta amaramente di una vita terrena inutilizzata, perché una volta verrà anche per voi l’ora della conoscenza, che cosa significhi la vita terrena e come l’avrete valutata, e quest’ora può procurarvi il pentimento più amaro. Ma con questa morte la vita dell’anima non è terminata, ma sovente l’anima non può parlare di uno stato di ‘vita’, ma si trova nell’impotenza ed assenza di Luce, ma non perde la consapevolezza della sua esistenza. Allora percepirà amaramente l’assenza di Forza e di Luce, sovente sarà vicino alla disperazione e ciononostante mai più scomparire, in modo che una volta deve comunque pensare di cambiare la sua situazione e poi dare ascolto agli esseri che la vogliono aiutare in questo. Ma nell’aldilà è estremamente difficile raggiungere ciò che nella vita terrena avrebbe potuto ottenere facilmente. Proprio come sulla Terra deve adempiere i Comandamenti dell’amore e per questo avrà anche l’occasione, perché nel Regno spirituale esiste molta miseria; incontrerà delle anime che sono fatte proprio come lei stessa ed ora dovrà accendersi anche in lei l’amore per questi esseri infelici, se lei stessa vuole aspettarsi un piccolo miglioramento del suo stato. Ma proprio tali anime pensano sempre soltanto a sé stesse e perciò la loro risalita nel Regno dell’aldilà è oltremodo difficile e discussa, perché senz’amore non esiste nessuna risalita, nessun miglioramento e nessun progresso spirituale. Solo nella cornice della Giustizia può essere provveduto ad ogni anima; deve percorrere la stessa via che avrebbe dovuto percorrere sulla Terra, la via dell’amore e della sofferenza, finché sia purificata al punto da poter essere colpita dai raggi di Luce e queste ora hanno l’effetto di Forza. Anche nell’aldilà non può essere guidata sulla retta via per costrizione, ma avrà sempre abbastanza occasioni in cui poter affermare la sua volontà e nuovamente deve, come sulla Terra, lasciar diventare attiva la volontà nella giusta direzione. Perciò maturerà anche lei e giungerà ad un grado di Luce, che porrà termine il suo stato miserevole e l’aiuta ora sempre di più a salire in Alto, ad una rafforzata ricezione di Luce e maggior beatitudine. Un’anima può salire in Alto anche nell’aldilà, ma a questo deve sempre tendere la sua libera volontà stessa, deve sempre esercitare l’amore, come sulla Terra, ed attraverso l’amore finalmente trovare Gesù Cristo, il Quale E’ la prima ed ultima Meta anche nel Regno dell’aldilà, perché senza Gesù Cristo e la Sua Redenzione nessuno può diventare beato.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich