7298 Severo Ammonimento e l’indicazione alla fine

4 marzo 1959: Libro 77

Alla svolta del mondo precede ancora molta miseria, perché dapprima gli uomini devono venir presi ancora duramente, perché camminano nel vaneggiamento del godimento del mondo e non fanno nessun gesto per prepararsi alla vicina fine, alla loro propria fine come anche alla fine della Terra, che è immensamente importante per ogni singolo uomo. Non c’è più molto tempo, ma gli uomini non lo credono ed agiscono e creano come se avessero ancora davanti a sé dei tempi eterni, in cui loro oppure i loro posteri possano raccogliere i frutti del loro lavoro. Ma nessuno giungerà a questa benedizione di ciò che cerca di edificarsi sotto sforzo e prontezza di sacrificio. Tutto prenderà il percorso del terreno, cadrà nella distruzione, in qualunque modo questo avvenga. Già la catastrofe della natura in arrivo può derubarvi di ogni possesso terreno, fin dove voi uomini avete la vostra abitazione nel circondario di questo avvenimento della natura. Ma anche coloro, che sopravivranno indenni, non avranno più nessuna lunga durata di vita, anche il loro possesso si trova davanti alla fine, perché questa segue non molto tempo dopo e da questa fine nulla rimane preservato. Se voi uomini riflettete seriamente su questo, allora la vostra fatica ed il vostro lavoro non dovrebbero essere nel rapporto del godimento di ciò che vi create, perché voi stessi non sapete, per quanto tempo ne siete i beneficiari, mentre sapete precisamente, che una volta vi è sicura la morte del vostro corpo. Che soltanto allora comincia la vera vita, non lo volete comunque credere, ma dovreste anche contare a questa e prepararvi, e farete davvero bene e conquisterete molto di più di quanto vi possano significare i vostri beni terreni. Il tempo che è dinanzi a voi, non può essere chiamato calma, ogni singolo di voi verrà colpito da colpi del destino di ogni genere, affinché non sprofondiate nella calma, che per voi è come una calma della morte, perché dovete essere e rimanere vigili e vi deve sempre di nuovo essere indicato il capovolgimento che dovete aspettarvi. Non dovete appendere il vostro cuore alla materia terrena, dovete sempre di nuovo pensare alla morte, e perciò la vedrete anche molto intorno a voi presso i vostri prossimi, se non colpisce voi stessi, cosa che vi deve rendere riflessivi e così avverrà anche, se siete di buona e seria volontà, di percorrere il cammino sulla Terra nella Volontà di Dio e di adempiere lo scopo della vostra vita terrena. Allora verrete sempre di nuovo interpellati da Lui, perché vi vuole aiutare per farvi arrivare ancora all’ultima meta, prima che venga la fine; vi assisterà nella lotta contro il mondo e nel lavoro che dovete prestare sulla vostra anima durante il breve tempo che vi rimane ancora fino alla fine. Il tempo in arrivo non può essere di calma per gli uomini, loro devono sempre di nuovo essere scossi e tenuti nell’inquietudine e preoccupazioni, affinché non si paralizzino, ma che pensino sempre di nuovo alla propria morte, che può raggiungere presto ognuno di voi. Nulla è un caso di ciò che succede; ed alla base di tutto c’è la Volontà di Dio, che interviene nuovamente dov’è necessario rispetto alla volontà dell’uomo. Interverrà ancora sovente in modo doloroso, perché l’anima dell’uomo non deve andare perduta, ma sorgere ancora alla Vita, finché dimora ancora sulla Terra. L’ora della morte di ogni uomo può già essere il giorno successivo, l’uomo stesso non lo sa, ma dovrebbe contarci e fare di tutto, per essere così preparato, che dia volentieri e gioioso la vita terrena, per scambiarla contro un’esistenza lieta e libera nel Regno spirituale. Il tempo è serio e nessuno lo deve prendere alla leggera, ognuno deve lavorare su di sé e sulla sua anima e retrocedere le preoccupazioni terrene, perché per colui, che è di buona volontà, tutto si regolerà da sé, appena mette la meta spirituale davanti ai suoi sforzi terreni, ma non avrà mai una Benedizione colui, che desidera soltanto il mondo e crea senza sosta per questo mondo. Perderà tutto ed anche sé stesso, perché la sua anima ritorna nell’oscurità, dalla quale si doveva elevare.

Amen

Tradotto da: Ingrid Wunderlich

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