6926 La motivazione dell’Opera di Redenzione di Gesù Cristo
23 settembre 1957: Libro 74
I Comandamenti dell’amore per Dio e per il prossimo sono la cosa primaria nell’esistenza umana, perché quando vengono osservati, è adempiuto il senso e lo scopo della vita terrena, ed allora è ristabilito anche l’Ordine divino, che una volta era stato rovesciato. Il Piano di Salvezza di Dio punta ora solamente sul ristabilimento dell’Ordine divino, e tutto il Suo Agire ed Operare è soltanto rivolto a questo, perché lo stato del Ordine è divino e perché tutto il divino è anche indescrivibilmente beato. Dio come l’Eterno Amore vorrà sempre soltanto rendere felice, ma rispetto il Suo Essere perfetto il rendere felici le Sue creature non può mai aver luogo al di fuori della Giustizia. Quindi Lui può rendere felice solamente qualcosa divino e di perfetto, come corrisponde al Suo Amore, perché l’imperfetto è colpevole nella sua costituzione, perché nella libera volontà ha rinunciato alla perfezione, quindi ha disdegnato anche liberamente la felicità beata. Questa era una colpa, che ha posto una barriera nell’Amore di Dio che voleva rendere felice, certo non una barriera che la Potenza di Dio non avesse potuto spezzare, che però metterebbe in dubbio il Suo Essere più sublimemente perfetto, se Dio volesse donare qualcosa all’essere imperfetto malgrado il suo rifiuto, cosa che premette la Perfezione. Dapprima dev’essere pareggiata la colpa, l’essere deve riconoscere la sua colpa e cercare di ristabilire di nuovo lo stato in cui si trovava primordialmente, perché la Giustizia non può essere esclusa. Il rendere felice la creatura può quindi aver luogo solamente nello stato dell’Ordine divino e rendere felice significa “Irradiare con la divina Forza d’Amore”, significa, che la Forza divina dell’Amore fluisce nell’essere, che ora è anche capace attivarsi in modo creativo e formativo per la sua propria felicità. Ma per l’essere che una volta ha respinto la Forza d’Amore di Dio, è smisuratamente difficile rientrare nello stato dell’Ordine divino, perché attraverso la mancanza di Forza subentrata tramite la ribellione contro Dio gli manca anche la Forza di cambiare di nuovo e perciò dovrebbe rimanere eternamente nello stato miserevole a cui ha teso liberamente, se dipendesse dall’essere stesso di ritornare nello stato dell’Ordine divino. Soltanto, senza Aiuto non ne è più in grado, perché la colpa era così grande e l’abisso, nel quale era caduto attraverso questa colpa, era senza fondo. L’Amore e la Misericordia di Dio era ora nuovamente così grande, che voleva prestare questo Aiuto dall’essere caduto da Lui. Ma il Suo Amore non poteva semplicemente cancellare una colpa, perché questo non lo permetteva la Sua Giustizia. Doveva pretendere un’espiazione e la colpa doveva essere pagata. E dato che la colpa era incommensurabilmente grande e gli esseri stessi non l’avrebbero mai potuto rimettere nella loro debolezza ed oscurità, Si è offerto un Essere di Luce più sublime, di estinguere in modo sostitutivo la colpa, affinché a Dio venisse data Giustizia ed il Suo amore ora potesse di nuovo donarSi. L’Essere di Luce voleva portare un Sacrificio a Dio, che però corrispondeva anche a quella grande colpa. Per questo voleva approfittare della Forza d’Amore di Dio, per poter eseguire come “Uomo” un’Opera di Misericordia, che doveva portare la Redenzione a tutto l’essenziale caduto. Voleva privare Sé Stesso della Sua Forza e della Sua Luce, assumere una forma umana ed ora percorrere, come Essere Lui Stesso debole, un percorso terreno terribilmente difficile con la meta di Sacrificare Sé Stesso, di dare la Sua Vita per i Suoi fratelli caduti. Egli si voleva servire per questo soltanto della forza d’Amore di Dio voleva portare al più sublime sviluppo l’Amore in Sé e quindi vivere per gli uomini una vita d’amore come esempio, che Gli procurava la Forza d’Amore di Dio, che aveva per conseguenza che “l’Eterno Amore” Lo colmava totalmente, che prendeva possesso del Corpo dell’Uomo Gesù ed ora gli era anche possibile di subire l’atroce morte sulla Croce e di espiare la colpa attraverso la Sua sofferenza e morte. E Dio accettò il Sacrificio, il Suo Amore era disposto a creare Lui Stesso il pareggio, che esigeva la Giustizia di Dio. La colpa è quindi stata estinta da Gesù, nel Quale Dio Stesso Si incorporava, perché l’Amore che E’ Dio, colmava totalmente l’Uomo Gesù e di conseguenza “l’Uomo” Si è divinizzato, cioè Si E’ unito con Dio, E’ quindi diventato Uno con Lui. A questa Divinizzazione deve ora tendere ogni essere caduto e averla come meta, e dato che la Divinizzazione può essere raggiunta solamente tramite l’Irradiazione della Forza divina dell’Amore, allora l’essere caduto nello stadio come uomo deve condurre una vita d’amore, con cui ora entra in intima unione con Dio e con ciò è anche ristabilito l’Ordine divino. E dato che gli uomini sono così a lungo senza conoscenza, finché li illumina la divina Luce d’Amore, a loro sono stati dati i Comandamenti dell’amore per Dio e per il prossimo, il cui adempimento procura loro quella Luce d’Amore. Devono anche sapere, perché questo Comandamento è predominante, devono sapere, che soltanto l’amore più condurre all’unificazione con Dio e che questa significa anche la Divinizzazione, il ristabilimento dello stato primordiale, dove tutto si muoveva nella Legge dell’eterno Ordine e che può ora anche utilizzare nell’amore e nella sapienza la Forza di Dio che ora gli affluisce, nella Volontà di Dio, che adesso è anche la volontà dell’essere. Perciò l’amore è la Legge di Base. Ma l’uomo è ancora debole e di spirito oscurato finché si trova al di fuori dell’Ordine divino, finché cammina ancora sotto il peso del peccato ur. E fino ad allora difficilmente svolgerà delle opere d’amore per il prossimo. Ma il sapere che l’Opera di Redenzione di Gesù Cristo è stata compiuta anche per lui, lo può indurre ad invocarLo, può occuparsi mentalmente con Lui, persino quando non è pienamente convinto della Sua Missione spirituale. Ogni pensiero rivolto a Lui nella buona volontà è già un legame, che ha l’effetto benefico, perché il divino Redentore Stesso con ciò conquista già l’influenza sull’anima dell’uomo. Tutto il resto dipende semplicemente dal fatto, se l’uomo si lascia ora determinare o no da questa influenza. L’influenza però consiste nel fatto, di stimolare l’uomo all’agire nell’amore, perché Gesù Cristo farà lo stesso ciò che Egli ha fatto come l’Uomo Gesù sulla Terra: indicare sempre soltanto l’amore, perché questo è il principio dell’Ordine divino, quindi l’amore deve assolutamente essere esercitato, per giungere intanto ad un grado di illuminazione, che determina poi l’uomo a cercare seriamente l’unificazione con Dio. Questo grado d’illuminazione lo possono quindi raggiungere anche degli uomini che non sanno nulla di Gesù Cristo e della Sua Opera di Redenzione, se soltanto vivono nell’amore, perché in ogni cuore d’uomo è posta una scintilla d’amore. Quindi un uomo deve soltanto essere volenteroso d’amare, perché esiste la capacità d’amare come Dono di Grazia divina. L’uomo può eliminare con l’agire d’amore la debolezza aggravante che è sorta dal peccato ur, perché Gesù Cristo E’ morto per tutti gli uomini, perché Egli ha compiuto l’Opera di Redenzione per tutti gli uomini. Questi uomini sono entrati nell’Ordine divino tramite la loro volontà d’amare, e se a loro viene guidato il sapere su Gesù Cristo, allora lo afferreranno anche ed entrano coscientemente in contatto con Colui con il Quale si erano inconsapevolmente uniti tramite l’amore. Ma a loro verrà fulmineamente la conoscenza quando abbandonano la vita terrena e perciò possono valere come redenti, perché l’anima spinge verso Gesù Cristo grazie al loro amore. Per ogni uomo è possibile esercitare l’amore, perché Dio non lascia nessun uomo totalmente al Suo avversario e perché sulla volontà dell’uomo viene agito anche dalla parte spirituale buona. Ma sovente la debolezza di volontà è così grande, che ha bisogno d’Aiuto, che gli viene certamente prestato tramite l’invocazione di Gesù Cristo. Ma dove il sapere su Gesù Cristo non è stato ancora guidato all’uomo, là le Forze della Luce si adoperano costantemente, per stimolare gli uomini ad una vita nell’amore ed anche là può giungere il sapere tramite un’illuminazione interiore, non importa, in quale forma gli venga offerto. Ma impareranno a credere in un Dio il Quale Si china su loro nell’Amore e nella Misericordia. E se si danno coscientemente a Lui, allora anche loro avranno la Redenzione dalla loro colpa di una volta, diventeranno liberi dal potere che li teneva legati, perché l’Eterno Amore Stesso scioglie le catene dall’essere che esercita l’amore e con ciò si unisce di nuovo con Lui nella libera volontà.
Amen
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