6678 L’Amicizia del Signore – Richiamata anzitempo
26 ottobre 1956: Libro 72
Quanto siete soli voi uomini senza di Me, benché possiate contare su molti amici terreni! Vi possono abbandonare in ogni ora, possono essere richiamati in ogni ora e lasciarvi indietro, e nessuno può offrirvi la garanzia che quando avete bisogno che essi ci siano per il vostro aiuto. Perché questi vostri amici sono uomini che non sono ancora perfetti e perciò possono anche fallire. Ma se avete scelto Me come vostro Amico e Fratello, se vi siete uniti a Me, allora potete anche contare su di Me con certezza in ogni miseria ed oppressione, perché non vi abbonderò mai, non andrò mai via da voi o assisterò inerme quando capitate nella miseria. Siete da considerare incommensurabilmente ricchi quando vi siete conquistati la Mia Amicizia, cosa che è oltremodo facile se soltanto volete quest’Amicizia, se è il vostro desiderio di darvi a Me con tutto l’amore. Perché anch’Io vi desidero e perciò vi vengo subito incontro quando riconosco questa vostra volontà. Una via terrena senza di Me non condurrà mai a nessun successo anche se vi è destinata terrenamente una vita regolare con apparente successo. Ma l’anima non conquista nulla durante la sua vita terrena, e perciò questa sarà stata vissuta invano. Perciò dico: Quanto voi uomini siete solitari senza di Me, perché così descrivo la sorte dell’anima che non ha nessuno a fianco e nessun aiuto per il perfezionamento. Se soltanto tutti gli uomini volessero fare un tentativo si affidarsi al loro Dio e Creatore, al loro Padre dall’Eternità, di donare a Lui un posto nel cuore e lasciarsi consigliare da Lui come Amico e Fratello. Ma dove manca la fede in Me o è soltanto una fede morta, nel qual caso non si pensa a Me, e non viene nemmeno approfittato del Mio Aiuto, così che la vita terrena viene coscientemente vissuta fino in fondo in un’auto sicurezza, che fa riconoscere chiaramente da chi sono dominati gli uomini. E le loro anime rimangono sole, perché gli amici mondani non possono dare ciò di cui ha bisogno. Una vita senza di Me non può condurre alla meta e per questo motivo termino molto sovente anzitempo il cammino terreno di un uomo per dargli ancora la possibilità nel Regno dell’aldilà di progredire d’un passo, cosa che è comunque ancora dubbioso, ma ciononostante possibile. E prima della fine di questa Terra la Mia Misericordia deve ancora infierire qualche ferita, che può contribuire alla guarigione dell’anima malata, sia questo attraverso l’improvvisa richiamata di questa oppure anche attraverso miserie e sofferenze di ogni genere, che possono già agire in modo educativo sull’uomo nella vita terrena. Li devo mettere in tali miserie affinché si guardino intorno per un Aiutante, per poi avvicinarMi Io Stesso a loro, per venire poi riconosciuto da loro come Amico e Fratello, al quale si possono ora affidare incondizionatamente. Una Vita senza di Me è una corsa a vuoto, e si parla quasi sempre di successo terreno, perché là agisce il Mio avversario, dove la Mia Presenza è esclusa. Ma Io tento con ogni uomo di avvicinarMi a lui e perciò ogni uomo avrà anche da combattere temporaneamente in modo insolito e da registrare dei fallimenti, ed allora attendo che si rivolga a Me. Se questo è inutile, allora è anche di nuovo all’opera il Mio avversario, e la distanza da Me diventa sempre maggiore. L’anima diventa sempre più misera, e la Mia Misericordia la libera poi sovente dal suo involucro, ed allora inizia nell’aldilà la lotta per quest’anima, affinché là riconosca la sua solitudine ed il suo stato misero ed ora si rivolga a Colui Che da Solo la può aiutare. Ma una volta il suo pentimento sarà molto grande quando riconoscerà, quanto poco ha utilizzata la vita terrena e quanto poco ha ottenuto, perché non Mi ha lasciato camminare accanto a sé, Che l’avrei davvero guidata bene.
Amen
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