Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/6571
6571 Morte o vita – Vincere il mondo
13 giugno 1956: Libro 70
Chi ama il mondo, perde la vita, chi lo disdegna, la conquista, perché il mondo porta la morte all’anima. Voi uomini state bensì in mezzo al mondo, il vostro compito terreno è di adempierlo anche sul luogo terreno dove siete stati posti. Oltre a questo compito, potete anche eseguire il vostro vero compito terreno: potete dare la vita alla vostra anima, mentre stimate un’altra meta più alta che il mondo, mentre in mezzo al mondo tendete spiritualmente. Questo vostro vero compito terreno richiede però dapprima un superamento del mondo, cioè non vi deve dominare, ma dovete essere e rimanere padroni su tutto ciò che appartiene al mondo, dovete considerarlo come fosse molto al di sotto di voi, che vi deve servire. Ma dovete rivolere la vostra attenzione principale al Regno spirituale, che potete conquistare, quando vivete in modo giusto sulla Terra.
Potete scegliere fra la Vita e la morte, perché soltanto voi decidete lo stato della vostra anima dopo il decesso del corpo. Ma non potete mai conquistare la Vita, quando siete caduti al mondo, se null’altro muove i vostri pensieri che soltanto il raggiungimento di beni e mete terreni. Ricordatelo bene ed aspirate a dare la Vita all’anima. Non potete possedere o conquistare ambedue insieme, il regno terreno ed il Regno spirituale, dovete decidervi per l’uno oppure per l’altro, perché ambedue i Regni sono contrari come anche le pretese, che ogni Regno vi pone. Ma ricordate, che il primo è perituro, il secondo invece dura in eterno. E non rivolgete la vostra forza, le vostre preoccupazioni e sforzi a qualcosa di inutile, che comunque perdete di nuovo, ma utilizzate ogni forza vitale per conquistare qualcosa che ha valore nell’Eternità.
La Vita o la morte è il risultato della vostra vita terrena, e voi stessi la determinate. Allora lasciatevi sempre di nuovo ammonire ed avvertire ed indicarvi la fine della vostra vita, alla quale non potete sfuggire, che vi sta come certezza davanti agli occhi. Se volete vivere eternamente e non temere la morte terrena, allora per questa Vita dovete già provvedere sulla Terra, mentre badate più all’anima che al vostro corpo, mentre cercate di risvegliare e conservare la sua Vita e lasciate tranquillamente languire il corpo, che comunque non può vivere in eterno. E perciò non dovete dare troppa attenzione al mondo, che serve solamente al corpo, ma non all’anima. Quando considerate il mondo come vostro nemico, che vi può solo consegnare alla morte, perché il mondo incorpora l’avversario di Dio, allora perderete anche ogni amore per il mondo e rivolgete i vostri pensieri al Regno, nel quale Dio governa e la Cui Preoccupazione è sempre soltanto di risvegliare tutto dalla morte alla Vita, affinché nel Suo Regno possa essere beato eternamente. Allora il mondo non sarà nemmeno più un pericolo, allora lo avete vinto, potete stare in mezzo al mondo e conquistare comunque la Vita per la vostra anima che dura in eterno.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich