6519 La scienza terrena ed il sapere spirituale
9 aprile 1956: Libro 70
La scienza non potrà mai sondare quello che lo Spirito di Dio può spiegare senza fatica. E pure così l’intelletto dell’uomo non potrà misurarsi con l’Agire dello Spirito, cioè quei risultati che sono stati conquistati intellettualmente, non sono da confrontare e da valutare uguali al sapere, che lo Spirito di Dio trasmette all’uomo. Perché l’intelletto, anche se testimonia della Sapienza divina, è una funzione corporea, , che termina con la morte dell’uomo. L’anima che sfugge al corpo, continuerà bensì a pensare, sentire e volere, ma nello stato oscurato, immaturo, non potrà più avere nessun pensiero chiaro e della sua ricchezza d’intelletto sulla Terra avrà da mostrare solo ancora molto poco o nulla, sempre secondo il suo stato di maturità. Ma un sapere che è stato conquistato attraverso l’agire dello spirito sulla Terra, rimane all’anima, perché ha già raggiunto un grado di Luce, altrimenti sulla Terra non sarebbe possibile l’agire dello Spirito divino. E questo grado di Luce significa anche conoscenza, che può sempre aumentare. Nel Regno spirituale ha valore solamente un sapere spirituale, ma il sapere terreno è senza valore, quando lo stato spirituale è basso. Il mondo spirituale però è comunque in contatto con il mondo terreno e cerca anche di guidare bene il pensare terreno, quando gli viene chiesto dagli uomini. Ma allora è attivo anche l’intelletto di costoro, ma attraverso la richiesta di un pensare giusto si muove ora anche nel giusto sapere, perché ora agisce contemporaneamente lo spirito, che attraverso la chiamata ha anche il diritto di includersi, senza esercitare sull’uomo una costrizione di volontà. Allora l’uomo crederà comunque sempre, attraverso propri pensieri, quindi l’attività intellettuale, di essere giunto al giusto risultato, ma deve conoscere i collegamenti, le condizioni e le premesse, che garantiscono un giusto pensare, e deve sapere, perché lo spirito in lui deve agire assolutamente, per dare al pensare d’intelletto la giusta direzione. Un tale uomo potrà anche portare con sé nel Regno dell’aldilà molto del suo sapere terreno ed ora, come pure compenetrato dalla Luce, potrà di nuovo influenzare mentalmente di nuovo degli uomini sulla Terra, quando sono create le stesse premesse, che questi si affidano alla Guida divina, che quindi non intraprendono nemmeno le loro ricerche divine senza Dio, che Lo invocano per la riuscita della loro opera. Quindi dev’essere differenziato il sapere, che solo l’intelletto sulla Terra si è conquistato, e quello, quando l’invocazione di Dio ha concesso un Agire dello Spirito. Allora voi uomini sapete anche, quali esseri nell’aldilà dispongono di un sapere, non importa, se di genere solo puramente spirituale oppure terreno. Che anche il sapere terreno è totalmente visibile agli esseri di Luce, su questo non c’è nessun dubbio, dato che un essere di Luce possiede su tutto una chiara Luce, cioè la giusta conoscenza, ed ha anche bisogno di questo sapere, per poter essere d’aiuto agli uomini sulla Terra nella lotta della loro vita. Ma degli esseri immaturi, ed anche se come uomini erano dei pensatori dotati in modo mediocre, non possono più ritrovarsi, i loro pensieri si confondono, e quando si vogliono comunicare agli uomini a loro simili nell’essere, allora lo potranno bensì fare con l’aiuto di forze cattive, ma sempre contraddicendo la Verità. Potranno sempre soltanto influenzare i pensieri degli uomini, che sono totalmente distolti da Dio e che credono di poter sondare tutto unicamente con il loro intelletto. Ad ogni essere viene dato ciò che desidera, la Verità ed il giusto sapere a coloro che lo chiedono a Dio Stesso, sia orientato spiritualmente o terrenamente, e rimarrà nell’oscurità colui che, di spirito arrogante, crede di essere capace di giungere alla conoscenza senza l’Aiuto di Dio. E pure così sarà lo stato di ogni anima nel Regno dell’aldilà, dove la Luce non può splendere, dove lo Spirito di Dio non poteva manifestarSi nella vita terrena, là è e rimane buio anche nel Regno spirituale. Ma chi ha ricevuto la Luce, la può ora anche portare nell’oscurità. E felici sono le anime che l’accolgono, che seguono le scintille di Luce, che ora rivolgono i loro pensieri a Dio, che Lo invocano nell’umiltà per la Luce.
Amen
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176 | Ricerca d'intelletto e Sapere spirituale | epub PDF Accendere |
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