Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/6453
6453 Il differente percorso di sviluppo del caduto
16 gennaio 1956: Libro 69
La Parola divina risuona lontano nell’Infinito, perché il Padre parla continuamente ai Suoi figli ed alle Sue creature, Egli trasmette continuamente a tutto l’essenziale la Forza che lo vivifica. Finché l’essenziale è ancora imperfetto, finché è ancora relegato nelle Creazioni di ogni genere, riceve bensì la Forza, ma non comprende la Parola che procede da Dio. Ne è però capace in un certo stato di maturità e poi è anche certo il raggiungimento di uno stato di Beatitudine. Ma esiste anche dell’essenziale che è bensì capace, ma non volenteroso di ascoltare la Parola di Dio. Malgrado ciò la stessa risuona a questo essenziale, perché deve avere lo scopo di cambiare la sua volontà, affinché una volta desideri coscientemente la Parola di Dio e la può ricevere. Dio Stesso parla a tutto l’essenziale che è nel possesso della libera volontà. Ovunque nell’Universo ci sono Creazioni che celano dello spirituale che è maturato al punto da poter accogliere la Parola divina, ed ovunque sono degli esseri di Luce pronti come mediatori, quando quello spirituale stesso non possiede ancora il grado di maturità di sentirla direttamente, per cui quindi anche in tutti i mondi gli esseri hanno conoscenza di Dio, loro Creatore e Conservatore dall’Eternità. Ed il grado di Luce nel quale si muovono quegli esseri, è determinante per la pienezza ed il genere del sapere che viene trasmesso loro tramite la Parola di Dio. Quindi, in tutto l’Infinito è diffusa l’eterna Verità e tutto l’essenziale è nella conoscenza del “Dio Uno” come l’Essere Sommamente perfetto, dal Quale è proceduto una volta tutto l’essenziale. E malgrado ciò c’è una differenza fra gli esseri di quei mondi nell’Universo e gli uomini su questa Terra, una differenza che diventa comprensibile solamente, quando la caduta di una volta degli spiriti creati primordialmente da Dio viene riconosciuta come “essersi svolta in infiniti spazi di tempo”, che significa quindi una caduta nel peccato di un genere e una profondità così differenti, che anche il modo di riparare, il Rimpatrio e le condizioni per questo, gli esseri che vivono in queste Creazioni, sono del tutto differenti nel loro dono di afferrare e perciò devono percorrere tutti vie diverse dello sviluppo per giungere di nuovo a Dio. Ma questo sapere non è necessario per gli uomini, a loro deve soltanto essere reso comprensibile, che il Piano di Salvezza di Dio e la Sua infinita Provvidenza non si estendono solo sullo spirituale incorporato sulla Terra, ma valgono senza eccezione anche per le altre Creazioni di mondi, ma il Suo Discorso tocca sempre gli esseri nel modo, come ne hanno bisogno nella loro colpa di una volta e rispetto alla loro distanza da Dio. (16.01.1956) La caduta dell’entità prima creata, della portatrice di Luce, non era una faccenda improvvisa, ma si è svolta in un tempo inimmaginabilmente lungo, finché questo essere non è atterrato nell’abisso più profondo. Ed il suo seguito era anche del genere differente, secondo la forza del rifiuto della prima entità nei confronti della Forza d’Amore di Dio, che ha avuto il suo effetto di nuovo sugli esseri creati da lei. La volontà di rifiuto era quindi ben posto in ognuno di questi esseri creati, ma in gradi differenti, cosa che però non scusa in nessun modo quegli esseri che sono caduti e lo hanno seguito nell’abisso. Perché l’Irradiazione dell’Amore da Parte di Dio era comunque così forte che sarebbe bastata a spezzare la volontà del rifiuto degli esseri, ma non determinava la loro libera volontà di rivolgersi all’Origine di quella Forza d’Amore. Ma l’Irradiazione di Luce era nuovamente di effetto differente in modo, che anche gli esseri ricevevano un barlume di conoscenza che li induceva anche alla separazione della loro genitrice, che fermasse il loro precipizio nell’abisso, benché anche loro si erano allontanati da Dio nella libera volontà. Perciò anche loro erano diventati empi, soltanto la loro via non è così infinita ed i Rimpatrio di questi esseri non richiede un tempo così lungo, come ne hanno bisogno gli esseri dall’abisso più profondo. Ma il barlume di conoscenza che è rimasto una volta in questi esseri, sarebbe anche nuovamente bastato per riconoscere la colpa di essersi allontanati da Dio. La volontà di rifiuto però era pure così forte nei confronti di Dio come nella loro genitrice caduta, e questa volontà di rifiuto deve essere spezzata pure in loro, che procede anche molto più facilmente, ma per questi esseri non è accessibile la delizia più beata della figliolanza di Dio, perché il loro cammino verso l’Alto si svolge nelle Opere di Creazione che hanno una formazione del tutto diversa che la Terra, che serve come stazione scolastica per lo spirituale caduto più profondamente, perché questi esseri devono vivere fino in fondo terribili tormenti di purificazione, prima che giungano dall’oscurità più profonda ad un piccolo barlume di Luce, che indica poi loro la via verso l’Alto. Devono espiare la loro inimmaginabile colpa già sulla Terra ed il cambiamento dall’essere dominato totalmente dall’avversario di Dio all’Immagine di Dio, è un atto di volontà che Dio ricompensa anche con la Beatitudine più alta, che procura all’essere la figliolanza di Dio, che richiede perciò il passaggio su questa Terra. Ma Dio tiene il collegamento con tutte le Sue Creazioni, con tutti gli esseri che abitano queste Creazioni. Ma la volontà determina, se quei collegamenti vengono utilizzati, se si manifestano apertamente. Perché dove c’è ancora una volontà di rifiuto contro l’Irradiazione d’Amore di Dio, là questa non avrà nemmeno nessun effetto di Luce e Forza. La Sua Parola risuona inarrestabilmente nell’Infinito. La Volontà di Dio è conosciuta ovunque, perché la Sua Parola annuncia sempre soltanto la Sua Volontà. Soltanto devono esserci sempre ed ovunque dei mediatori, che la sentono da Dio e poi la guidano oltre, sia in Creazioni terrene o spirituali oppure nel Regno degli spiriti che non hanno ancora trovato nessuna fissa dimora ed errano, finché anche loro non trovano di nuovo un luogo dove si devono e possono nuovamente affermare. Anche a questi deve risuonare la Parola di Dio, ma in quei regni di rado un’anima è capace di sentire la Parola di Dio, a meno che non dimori fra loro un essere di Luce non riconosciuto, che ha appunto quella missione di trasmettere. Tutte le Costellazioni offrono dimore alle anime che devono maturare, sempre rispetto alla loro volontà e disposizione. Ma la stessa Parola risuona ovunque la stessa Verità di Dio. Ma che cosa significa essere stato incorporato sulla Terra, questo può essere spiegato a voi uomini anche solo attraverso la Parola di Dio e la comprenderete anche solamente, quando il vostro percorso di sviluppo è terminato e dimorate come esseri di Luce beati in sfere superiori, dove vi è diventato tutto comprensibile e dove vi diventa evidente l’infinita distanza da Dio e la via infinitamente lunga, che avete già percorsa. La minima distanza da Dio non ha nessuna influenza sulla profondità dell’Amore di Dio per le Sue creature, ma altro è il processo di maturazione e l’ultima meta, la figliolanza di Dio può essere raggiunta solo attraverso una risalita dall’abisso più profondo verso l’Alto. Proprio la più grande lontananza, il peso di questo peccato, è una voragine che sembra così insuperabile, che perciò richiede un Aiutante, e questo Aiutante, Gesù Cristo, rende possibile questa salita. Ma le Beatitudini nel Regno spirituale sono incommensurabili, e tutti gli esseri possono prenderne possesso e servire Dio ininterrottamente nell’inafferrabile Beatitudine. Ma i Suoi figli Gli stanno più vicini, riceveranno direttamente da Lui le Irradiazioni d’Amore, sentiranno costantemente il Suo Discorso e guidano di nuovo oltre la Sua Parola santificata, perché questi si sono dati nella vita terrena coscientemente al loro Salvatore e Redentore Gesù Cristo, ed Egli li ha attirati nell’ardente Compassione al Suo Cuore, dove rimarranno anche in tutta l’Eternità.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich