Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/6386
6386 La Redenzione della dura materia
26 ottobre 1955: Libro 68
Lo spirituale che si trova all’inizio dello sviluppo langue da un tempo impensabile nell’involucro più duro, perché non può entrare prima in una forma esterna allentata, finché non cede la sua ribellione, che dura un tempo impensabilmente lungo. Ma una volta anche per questo spirituale deve arrivare un cambiamento della sua forma esterna. E se ora voi uomini pensate, che esistono delle Opere di Creazione, che sembrano invariate già attraverso delle Eternità, che a voi sembrano indistruttibili da tempi Ur ed anche per l’Eternità, allora vi dovete domandare, quando può venire una volta un cambiamento per lo spirituale legatovi, quando deve percorrere la via dello sviluppo come voi, che conduce all’incorporazione come uomo. Anche questo spirituale arriva alla liberazione dalla dura forma secondo la Volontà di Dio, perché Dio Stesso ha determinato la sussistenza di tali Creazioni nella conoscenza del cedimento della resistenza e quindi anche la fine, la dissoluzione di tale Creazione, è prevista dall’Eternità. E quindi si svolgono delle totali distruzioni di Creazioni in distanze determinate da Dio, che diversamente non si possono dissolvere che attraverso violenti eruzioni, il cui motivo però possono essere gli uomini stessi, che intraprendono nella libera volontà delle azioni illegittime, che hanno per conseguenza violente eruzioni. Anche questa libera volontà è inclusa nel Piano di Salvezza di Dio, e Dio permette persino che tale procedere illegittimo nel suo effetto serva allo spirituale legato nella forma, quando Egli Stesso non procura una dissoluzione naturale di tali Creazioni. Ma tali procedimenti servono sempre alla liberazione di ciò che langue nella dura forma, per dargli una forma esterna più leggera, nella quale deve procedere sulla via dello sviluppo verso l’Alto. Nessun uomo s’immagina gli incommensurabili tormenti dello spirituale, che questa lunga prigionia ha significato, e nessun uomo crede, che nella nuova Creazione viene di nuovo legato dello spirituale per un tempo infinitamente lungo, che ha fallito nello stato libero ed invece di giungere in Alto, è risprofondato nell’oscurità più fitta. Voi uomini osservate tutte le Creazioni senza pensieri più profondi di che cosa sono in realtà, che celano dello spirituale, che erano una volta degli spiriti Ur caduti, pieni di Libertà e Luce, ma che devono una volta di nuovo giungere alla Libertà ed alla Luce, e che questo percorso di sviluppo rende irrevocabilmente anche necessaria una temporanea distruzione di Creazioni, che però voi uomini rifiutate come non degne di fede tali indicazioni ad una fine di questa Terra. Soltanto chi sa del senso e dello scopo della Creazione si fa tali pensieri, e la fine annunciata gli è probabile, ma non compenetra coi suoi punti di vista i suoi prossimi ai quali manca questo sapere. Ma ogni uomo dovrebbe riflettere e domandare, affinché gli sia data la Risposta mentale. E chi rifiuta una futura dissoluzione o distruzione di questa Terra, come “non dimostrando un Dio dell’Amore”, sfrutta l’Amore di Dio soltanto per sé stesso, perché non sa che tutto nella Creazione è dello spirituale proceduto da Lui come l’uomo, soltanto che non ha ancora raggiunto il grado del suo sviluppo, dove può incorporarsi come uomo, ma che deve raggiungere il grado, mentre cambia costantemente la sua forma esterna e serve in ogni forma. E da Dio viene sempre di nuovo data questa possibilità allo spirituale. Ed anche se passano delle Eternità, per questo spirituale verrà una volta il giorno, dove può sfuggire alla solida forma ed entrare di nuovo in qualcosa di più leggero. E nel Piano di Salvezza di Dio dall’Eternità è sempre previsto il giorno, dove lo spirituale nella dura materia trova liberazione, il giorno, dove un periodo di Redenzione trova la sua fine e ne comincia uno nuovo. Perché lo sviluppo dello spirituale procede inarrestabilmente, perché l’Amore di Dio Si prende inarrestabilmente cura di tutto ciò che una volta è proceduto da Lui, finché ritorna di nuovo a Lui, per poter essere beati in tutta la Libertà e rimanerlo in eterno.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich