Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/6367
6367 Aprire la Porta alla Beatitudine
29 settembre 1955: Libro 68
SeguiteMi nel Regno che ho aperto per voi. Prendete la stessa Via che ho percorso Io e raggiungerete la meta, l’unificazione con l’Eterno Amore, una Vita nell’eterna felice Beatitudine. Ho percorso coscientemente come Uomo questa via sulla Terra, perché Mi ha attirato l’Eterno Amore, al Quale non Mi Sono opposto, perché Ero dedito con tutto l’Amore al Mio Padre celeste. L’Amore per Lui era in Me e diventava sempre più grande, più a lungo dimoravo sulla Terra ed attraverso questo Amore che Mi colmava, ho anche riconosciuto l’indicibile miseria dei prossimi, ai quali mancava totalmente l’amore e che perciò giacevano inermi al suolo, legati da un potere che era privo di qualsiasi amore. Il Mio Amore Mi ha procurato questo sapere e questo nuovamente aumentava il Mio Amore, perché ora era rivolto anche ai fratelli infelici, i quali stavano una volta nella Luce e che erano precipitati nell’abissale oscurità. Attraverso l’afflusso dell’Amore diventavo sempre più potente e Mi sentivo abbastanza forte per combattere contro colui che teneva prigionieri i Miei fratelli, perché sapevo che il Padre Mio celeste non Mi avrebbe mai sottratto la Forza d’Amore, ma l’avrebbe sempre soltanto aumentato, perché Gli volevo riportare i Suoi figli, ai quali apparteneva anche il Suo Amore, che però il Suo avversario teneva nel proprio potere. La lotta contro di lui però significava un inaudito Sacrificio d’Amore. Dovevo vincerlo con un Atto d’Amore, con cui venisse spezzato il suo potere. Dovevo dare qualcosa per tutti i fratelli caduti, per riscattarli dal loro torturatore, dovevo pagare il prezzo del riscatto, perché non liberava mai le anime che gli appartenevano sin dalla caduta nell’abisso. Così ho dato la Mia Vita sulla Croce. Il Mio ultragrande Amore Mi ha indotto a questo ed avevo nostalgia dell’Amore del Padre. Egli Me Lo ha donato, mentre Mi colmava totalmente, e così il Padre ha preso totalmente Possesso di Me. Tutto ciò che ora facevo, lo ha compiuto il “Padre” in Me. Così percorsi la Via verso la Croce, come Uomo, ma spinto dall’ “Amore” in Me, che non poteva fare altro che portare la Salvezza ai caduti che languivano nella grande miseria. La Mia Via della Croce conduceva direttamente al Padre, la Porta era aperta e rimane aperta per ognuno che percorre la stessa Via come Me, la Via dell’Amore. Percorrere la Via dell’Amore significa un costante avvicinamento all’Eterno Amore e quindi anche all’ingresso nel Regno della Luce e della Beatitudine, perché l’uomo amorevole è colmato con la Forza di Dio e potrà liberarsi dai legacci, se Mi segue, se guarda a Me, quando Mi porta nel cuore, quando Mi ama proprio come l’Uomo Gesù Mi ha amato, perché attraverso l’amore Mi attrae poi a sè e riceve illimitata Forza, per percorrere la Via nella successione di Gesù. Non esiste altra Via verso di Me se non quella del divino Redentore Gesù Cristo. Egli Era Mio Figlio, il Quale avevo inviato giù sulla Terra, il Quale con un Cuore colmo d’Amore desiderava costantemente Me ed il Mio Amore e nel Quale Io come l’Eterno Amore, potevo anche incorporarMi. Egli ha compiuto l’Opera di Redenzione, perché il Suo Amore era rivolto a voi come Suoi fratelli caduti. E per via di questo grande Amore ho aperto la Porta verso il Paradiso, verso l’eterna Beatitudine, attraverso la quale potete entrare voi tutti che seguite Gesù Cristo, il Redentore dell’umanità, voi che percorrete la Via dell’amore che conduce irrimediabilmente a Me.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich