Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/6352
6352 La Misericordia di Dio
11 settembre 1955: Libro 68
Voi tutti sperimentate la Bontà e la Misericordia di Dio, perché il Suo Amore è infinito ed è per tutte le Sue creature che sono nella miseria, che però Gli resistono ancora e perciò veramente non avrebbero nessun diritto sul Suo Amore, perciò la Misericordia pensa alla loro miseria. Egli non può Essere adirato, ma soltanto amare, voler perdonare ed aiutare. Nessun peccato è così grande che il Suo Amore non volesse perdonare, e soltanto la Sua Giustizia deve conservare un certo Ordine, per cui Dio non può rendere beate le Sue creature, finché Gli resistono apertamente. Ma Egli fa di tutto per spezzare la loro resistenza, per poter poi donarSi in Pienezza. Dio dunque con condanna per quanto sia piena la misura del peccato, ma Egli guarda pieno di Compassione giù sul peccatore e riversa su di lui Grazie su Grazie, affinché si converta e si rivolga liberamente a Lui, per trovare ora anche pieno Perdono da Lui. Perché Dio Stesso E’ l’Amore, e l’Amore non può essere adirato, ma cerca sempre soltanto di rendere felice. Dio è un giudice misericordioso per ogni anima, cioè da Lui ci si può aspettare sempre il Perdono, perché il Suo Amore è infinito. Soltanto quando l’anima stessa si ribella, allora provoca la Giustizia di Dio, perché questa è la Legge dell’eterno Ordine, che la resistenza rende inefficace l’Amore di Dio ed anche l’Opera di Misericordia è inutile. E così la più grande preoccupazione di Dio è sempre soltanto per il cambiamento di volontà dell’uomo, che poi permette, che la Sua Misericordia possa intervenire, quando un’anima è caduta e non può più risollevarsi da sola. Allora le viene dato l’Aiuto, che lei comunque non merita, che però non rifiuta. Allora per Grazia può diventare beata, perché l’Amore misericordioso s’inchina sull’infelice. Ma la Compassione conosce solamente Colui il Quale sa della sconfinata miseria di ciò che langue nell’abisso. E perciò anche l’uomo può sentire la compassione, che sa della sorte del caduto, nemmeno quando non la può misurare sentimentalmente. Ma il sapere dell’infelicità del caduto può risvegliare anche in lui una profonda compassione, e se ora si adopera nell’amore compassionevole per queste anime lontane da Dio, se ora invoca Dio per l’Aiuto per quelle anime infelici, allora la sua compassionevole invocazione può spezzare la resistenza in quelle anime, perché sentono l’amore del chiedente e cederà. Perché l’amore compassionevole viene molto valutato da Parte di Dio, dato che è un segno di più alta maturità dell’anima, un segno dell’autentico amore dell’uomo, che non può mai rimanere senza effetto. Dio ha Compassione per ogni anima, e tutto sarebbe già davvero liberato dall’abisso, se il Suo Amore compassionevole fosse accettato senza resistenza. Ma rimane inefficace, appena trova resistenza. Quindi ogni situazione di miseria, ogni infelicità non è emessa da Dio sull’essere, ma vi è stata tesa con la libera volontà, contro cui nemmeno la Misericordia di Dio non può intraprendere altro che sempre soltanto agire nell’Amore sulla volontà dell’essere, affinché cambi e liberi la via all’Amore misericordioso; affinché l’essere si lasci afferrare e tirare su dall’Amore misericordioso. Ogni opera di redenzione è un’opera di misericordia, perché è miseria auto provocata, da cui l’anima deve essere liberata, dove la Giustizia deve emettere la punizione, se la Misericordia non si manifesta prima e non fa un ultimo tentativo di spezzare la resistenza. Nella resistenza però anche la Misericordia non può fare niente, e la Giustizia ora pensa all’essere secondo la resistenza. L’Amore di Dio non cede mai, e questo Amore cerca di salvare tutti gli infelici, e la Sua Compassione si chinerà sempre di nuovo sulla Terra e raccoglierà coloro che si lasciano afferrare, ed al Suo ultragrande Amore nessun essere potrà resistere a lungo, perché la sua Forza è grande, e sotto questa Forza d’Amore si scioglierà anche una volta il cuore più duro, e si arrenderà a Lui nella libera volontà e sarà eternamente beato.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich