6257 La mancanza del sentimento di responsabilità - La mancanza di fede
14 maggio 1955: Libro 67
Per la vostra vita terrena portate una responsabilità di cui non potete liberarvi. Ed una volta dovrete rendere contro davanti al vostro Dio e Creatore dall’Eternità, come avete utilizzato questa vita terrena, quale vantaggio ne ha tratto la vostra anima. E dovete quasi sempre riconoscere che avete pensato solo al vostro corpo, ma che l’anima è andata a mani vuote. E perciò l’anima, il vostro vero io, deve oltremodo soffrire nel Regno dell’aldilà, ma voi stessi vi avete creato questa sofferenza, voi stessi potreste anche essere felici eternamente nella Luce e Forza, perché avreste potuto conquistarvi una tale sorte beata sulla Terra sotto l’utilizzo della vostra volontà. Sulla Terra aspirerete sempre al vantaggio, farete tutto ciò che vi procura successo, e così dovreste anche continuamente tendere al giusto successo per la vostra anima, perché sapete precisamente che il corpo scompare, che non potete nemmeno conservare la vita da voi stessi, quando venite richiamati ancora prima del tempo che è concesso ad un uomo da Dio. Voi sapete che potete essere richiamati ogni giorno, e perciò dovreste dedicare tutto il tendere ed aspirare sulla Terra al benessere della vostra anima che continua a vivere anche, quando il corpo terreno scompare. Perché non avete nessun senso di responsabilità per la vostra anima? Perché non pensate alla sua sorte dopo il decesso del corpo? Perché non volete credere che la vostra anima continua a vivere. Malgrado ciò dovete rendere conto, quando entrate nel Regno spirituale, perché non ne siete rimasti senza conoscenza. Nella vostra vita terrena questo vi è sempre di nuovo stato indicato e vi viene indicato fino alla fine, perché il mondo spirituale vi si rivelerà nel senso buono oppure anche cattivo, vi viene sempre di nuovo fatto notare un agire di forze ultraterrene anche, quando lo rifiutate come fantasia, ma queste indicazioni dovrebbero sempre bastare per farvi riflettere su ciò che aspetta la vostra anima dopo la morte del corpo. Dal Regno dell’aldilà non vi possono essere date delle dimostrazioni al cento per cento, perché dovete credere senza esserne indotti attraverso dimostrazioni, perché dovete liberamente tendere alla perfezione, ma non per costrizione, per dimostrazioni, ma dovete compiere un cambiamento del vostro essere nella libera volontà. Ma avete tutti delle guide spirituali che non lasciano passare nessuna occasione di agire su di voi dall’Alto, che potrebbero farvi dubitare, se soltanto vi badaste; nell’ultimo tempo prima della fine si troveranno oltremodo spesso dei collegamenti dall’aldilà alla Terra, perché devono solo servire a confermare una continuità della vita dopo la morte ad uomini miscredenti, senza però costringere la volontà dell’uomo alla fede. A voi uomini viene davvero reso facile conquistare la fede in una continuità della vita, perché vivrete ancora molto di ciò che vi sembra ultranaturale, ma è concesso solamente, affinché ora entriate in voi e d’ora in poi pensiate solo alla vostra anima, che impariate a credere e creiate ancora con fervore fino alla fine, che l’anima giunga alla “Vita” nella Luce e Beatitudine.
Amen
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