6215 L’urgente lavoro da Vigna
18 marzo 1955: Libro 67
Nella Mia Vigna c’è ancora da prestare molto lavoro, dato che si tratta di portare ancora prima della fine molto frutto alla maturazione e di portarlo nell’Aia, prima che ci sia la fine. E’ un lavoro faticoso, perché il tempo è oltremodo svantaggioso, che possa essere seminato e che la semenza germogli, svantaggioso, perché sono ritardatari che devono ancora essere portati alla maturazione e per questo non c’è più tempo a disposizione. E questo breve tempo viene sfruttato dagli uomini troppo nel senso invertito, perciò voi come Miei servi dovete essere attivi con fervore e prendervi cura del lavoro sulle anime del mondo, le quali, appunto perché appartengono al mondo, sono difficili da lavorare ed hanno sovente solo poco tempo, perché la loro vita terrena viene presto terminata. Non potete abbracciare con lo sguardi i molti campi che giacciono nella maggese, che sono i cuori degli uomini. Io lo posso e perciò sò di aver bisogno di moltissimi servi che devono prestare un diligente lavoro, per ottenere ancora un ricco raccolto prima della fine. Io abbraccio con lo Sguardo il Regno terreno e spirituale e vi dico, che nessun lavoro viene fatto invano, che tutte le vostre fatiche sono benedette ed una volta vi renderà felici il successo, perché benché nel tempo della fine il vostro lavoro sulla Terra sembra quasi senza successo, ma ogni attività spirituale viene riconosciuta e sfruttata nel suo valore nel Regno spirituale, questo comunque anche sempre solo dalle anime volenterose, ma ogni anima volenterosa continua poi il lavoro di Redenzione sulle anime che la circondano ed allora un chicco di semina che avete sparso, è già germogliato e si allarga. Ma se sulla Terra non ci sono operai volenterosi attivi per Me, allora molto terreno rimane nella maggese, che avrebbe potuto comunque ancora portare frutto. E vi dovete sempre di nuovo tenere davanti questo, che viene valutato anche il più piccolo successo, che una singola anima che trova la Luce sulla Terra, passa di là come essere di Luce ed ora quivi porta di nuovo la Luce ad innumerevoli anime nell’oscurità. Ed ogni uomo può contribuire a questo, ogni uomo che Mi appartiene, ha la possibilità di agire su un prossimo, se lo fa nell’amore. ed il suo sforzo non rimarrà senza successo, perché anche ad una apparente resistenza può essere rinunciato nelle ore di miseria, che stanno ancora davanti a voi uomini. Seminate la preziosa semina che ricevete da Me, anche se non germoglia subito, ha comunque la Forza in sé ed una volta irromperà, forse già sulla Terra, ma certamente nell’aldilà, quando all’anima giunge il ricordo alle vostre parole. Allora sarà necessario solo un minimo colpetto e la Mia Parola agisce in lei. Ed anche se sprofondano innumerevoli anime nell’abisso, quando giunge l’ultimo Giorno, esisteranno anche delle anime che non devono necessariamente condividere la loro sorte, che hanno già fatto breccia nell’oscurità, che come minuscolissime piantine tendono incontro alla Luce. E per via di queste anime vi cerco, perché a loro dovete portare la Mia Parola. Dovete cercare di rendere i loro cuori volenterosi e capaci per accettare la semina, per la Mia Parola, e dovete sempre ricordare che la Mia Parola cela in sé la Forza e questa non va mai perduta. Sovente si manifesta solo nel Regno dell’aldilà. E perciò non lavorate solo per il tempo terreno degli uomini, ma sovente la semenza germoglia solo nell’aldilà, ma l’anima alla quale avete portato la Mia Parola, è liberata, se sulla Terra non apparteneva del tutto al Mio avversario. C’è ancora molto lavoro da compiere ed Io vi chiamo sempre di nuovo al lavoro, perché la fine è vicina e perciò è necessario ognuno che vuole collaborare alla liberazione di anime erranti.
Amen
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194 | La diffusione della Parola di Dio nel tempo della fine | epub PDF Accendere |
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