Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/6209

6209 Maggior sofferenza nel tempo della fine

9 marzo 1955: Libro 67

Vi viene caricato molto da portare, perché è il tempo della fine. La vita di tutti voi viene terminata su questa Terra e molti uomini vengono perciò richiamati anzitempo dalla vita. Il tempo della loro incorporazione come uomo è più breve e perciò anche più aggravato. Per cui ad altri uomini stava a disposizione una durata di vita lunga, altri lo devono raggiungere in un tempo molto più breve e questa è la spiegazione per la misura di sofferenze e fatiche, che è caricato su quegli uomini che devono maturare in breve tempo sulla Terra, e lo possono anche nella giusta predisposizione verso Dio, nella volontà orientata bene e la dedizione a Dio, che è la garanzia che l’uomo raggiunge la sua meta. Egli solo sa che cosa serve ad ogni singolo e che è utile per il perfezionamento. Egli sa della resistenza interiore come anche della volontà rivolta a Lui. Egli sa del grado di maturità di ogni uomo e della sua capacità di sviluppo. E dove la resistenza è ancora troppo grande, dove c’è il pericolo che l’uomo non superi la prova della sua volontà sulla Terra, là Egli impiega mezzi d’educazione particolarmente efficaci, affinché quest’anima non vada perduta, affinché Egli la conquisti prima che ci sia la fine. E nella stessa misura lavora l’avversario di Dio. A volte con grande successo, perché ha un più facile accesso al cuore dell’uomo che Dio, perché è ancora del tutto caduto al mondo e non vuole sapere nulla di un compito superiore sulla Terra. E dove si rivolge la volontà, è anche parte dell’anima. Allora è per così dire già caduta la decisione della volontà, per la quale l’uomo vive sulla Terra. Ma Dio non rinuncia nemmeno agli uomini del mondo, finché esiste ancora una possibilità di cambiamento della volontà, per il cambiamento del pensare e del desiderare. Egli non rinuncia a nessuna anima, finché è ancora incorporata come uomo sulla Terra; ma i Suoi mezzi che Egli impiega, sono dolorosi e di grande sofferenza, dato che devono agire come un Intervento che deve salvare la vita. Attraverso tali mezzi può essere spezzata una forte resistenza, perché non può essere impiegata la costrizione, quando si tratta dello sviluppo dell’anima. Il tempo corre e la vita graverà sempre più pesantemente sugli uomini, affinché giungano alla conoscenza, che si tratta di più che soltanto della vita terrena, affinché si pongano un’altra meta che a quella, a cui hanno teso finora. Ma appena hanno riconosciuto lo scopo della vita, non li schiaccia più così il peso nella misura da sembrare a loro insopportabile. Allora riconoscono anche che non hanno perduto nulla, ma solo guadagnato e che ora a loro non può più essere tolto il loro possesso. Allora trovano la Pace, perché hanno trovato Dio.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich