Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/6073
6073 Annunciatori viventi del Vangelo
8 ottobre 1954: Libro 65
Un annunciatore vivente della Mia Parola avrà anche successo nel suo lavoro della Vigna, perché lavora con la Forza del Mio Spirito, è quindi un servo che è provvisto da Me con tutto ciò che gli serve per il suo lavoro. Egli può distribuire abbondantemente perché ha ricevuto abbondantemente. E può dare ad altri il Vangelo, la Dottrina d’Amore di Cristo, perché Io Stesso l’ho predicato sulla Terra, perché Io parlo nuovamente attraverso il Mio servo agli uomini, e tali Parole sono veramente piene di Forza e parleranno ai cuori degli ascoltatori e non risuonano a vuoto soltanto alle loro orecchie. Ma un vivente annunciatore della Mia Parola può essere soltanto colui che è costantemente unito con Me, che riceve la Mia Parola che dona la Forza, che ora lo spinge a comunicarsi ai suoi fratelli sulla Terra, un annunciatore vivente della Mia Parola può essere soltanto un uomo che vive nell’amore, altrimenti non è unito con Me e non può sentire la Mia Voce. Per essere un annunciatore vivente della Mia Parola, deve essere compenetrato dall’amore per Me e per il suo prossimo, deve voler essere attivo per Me al prossimo, perché questa volontà entra nella Mia Volontà, è la sottomissione alla Mia e la condizione di base dell’unificazione con Me. Allora ha rinunciato totalmente ad ogni resistenza, allora è già ritornato a Me, allora ha sostenuta la sua prova di volontà sulla Terra, ed allora fa parte dei Miei, che Sentono Me Stesso e che ora hanno in sé la Vita. Ed ora si sentono spinti interiormente, hanno risvegliato la parte morta alla Vita e trasferita a ciò la Forza della Mia Parola, che è l’unica che può dare loro la Vita. Allora le loro parole non toccheranno più delle orecchie sorde, perché viene offerta in modo vivente e perché ogni ascoltatore volonteroso percepisce la Vita e vi vuole partecipare ed anche degli ascoltatori non volonterosi sentono la Forza della Mia Parola e rinunciano alla loro resistenza. La parola morta di un predicatore morto non può risvegliare alla Vita, perché non tocca i cuori, ma soltanto l’orecchio, che lascia risuonare a vuoto da sé tali parole. Lo spirito soltanto deve rendere viva la Parola. E perciò Io Stesso devo poter agire mediante il Mio Spirito in ogni uomo, che vuole annunciare con successo il Mio Vangelo. Ma questo sarà anche un vero operaio nella Mia Vigna ed il suo lavoro sarà sempre benedetto.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich