Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/6069
6069 Si deve aspirare al Regno spirituale
3 ottobre 1954: Libro 65
La Porta nel Regno spirituale è aperta, ed ognuno la può oltrepassare per accogliere ciò che gli offre il Regno spirituale. Nessuno che vuole ricevere, deve andare a mani vuote. Ma una cosa viene richiesta, che l’uomo si renda liberamente il Regno spirituale come meta del suo tendere, perché a questo non può essere costretto. E questo è il compito della sua vita terrena, tendere al Regno che è la sua vera Patria. Lui è venuto da questo Regno, una volta lo ha abbandonato liberamente e vi deve di nuovo ritornare liberamente. Dopo la morte del suo corpo entra bensì di nuovo nel Regno spirituale, ma può entrare in una sfera, dove non è beato. Perché il Regno spirituale a cui deve aspirare, è il Regno di Luce. Questo dev’essere la sua meta, che può raggiungere facilmente sulla Terra. Per questo gli è stata data la vita terrena. Se ora utilizza la vita terrena in modo sbagliato, se tende ad altre mete sulla Terra, allora la sua vita terrena era inutile, e la sua anima ora può dimorare soltanto in sfere che non le possono offrire niente, perché si trovano al di fuori del Regno di Luce, perché sono buie e corrispondono appunto allo stato delle anime. Finché l’uomo dimora sulla Terra, è oltremodo facile fare il passo nel Regno spirituale, da Cui risplende la Luce. Perché deve soltanto volere, e viene accompagnato da abitanti del Regno della Luce, che riconoscono la sua volontà e lo servono. L’uomo non cessa di pensare e perciò può anche far fluttuare i suoi pensieri nella sua vera Patria, perché a questo viene costantemente stimolato. Ma se si oppone contro tali pensieri che sorgono in lui, allora è la sua libera volontà che viene rispettata anche dagli abitanti del Regno di Luce. L’uomo sa anche, che lui stesso non si può prolungare la vita, e perciò dovrebbe pensare a ciò che viene dopo. Già la seria volontà di ricevere su questo un Chiarimento, è un passo nel Regno spirituale che gli si porta vicino. Ma se la sua volontà si oppone contro tali pensieri, allora lui stesso si chiude la porta e prende la via verso il basso, di ritorno nel regno dal quale era già salito, che è bensì anche un regno spirituale, ma non una meta a cui aspirare, perché le anime in questo regno, sono prive di qualsiasi forza e di qualsiasi raggio di Luce. E’ un regno della morte nel verso senso della parola, perché vita può essere solamente là, dov’è Luce e Forza. A voi sono a disposizione Luce e Forza, finché dimorate sulla Terra, e dovete desiderarle, allora ne verrete davvero abbondantemente provvisti, e la via verso l’Alto vi sarà davvero facile, la via nel Regno della Luce, nella vostra vera Patria, dove siete attesi con grande nostalgia da coloro che camminano nella Luce.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich