5822 Il percorso dello sviluppo - Quale successo? - Le ultime Grazie
8 dicembre 1953: Libro 63
Avete dovuto percorrere un lungo cammino ed ora dev’essere terminato. Ma quale grado di maturità avete aggiunto voi uomini? In quale Altura spirituale siete arrivati, quando è terminata la vostra vita corporea? Fin dove siete venuti vicini a Me come vostro Creatore e Padre dall’Eternità? Fin dove avete piegata la vostra volontà sotto la Mia e quale grado d’amore Mi portate incontro? Tutto questo decide ora la vostra Vita nel Regno spirituale, perché avete terminato il vostro percorso nel mondo materiale, a meno che siete ancora in una così grande lontananza da Dio, che vi è destinata la sorte di una nuova relegazione nella solida materia. Voi uomini non sapete che alla fine di un inafferrabilmente lungo percorso di sviluppo state sulla Terra, non sapete che avete solo ancora una breve spanna di tempo fino al definitivo abbandono di questa Terra. Il vostro io entra poi in un mondo nuovo, che però è del tutto diverso, secondo il grado di sviluppo nel quale state al vostro decesso. Vi stava a disposizione un tempo infinitamente lungo per raggiungere un grado di maturità, che vi assicura una tale Vita beata senza peso nel Regno spirituale, ma quanto diversamente era stato utilizzato questo tempo, e quanto in basso è rimasta la maggioranza degli uomini, perché non hanno utilizzato bene la vita terrena, perché non hanno aspirato a nessun perfezionamento spirituale. Ma anche ora è donato a loro un breve lasso di tempo, che nel giusto utilizzo della loro volontà può farli arrivare ancora ad un grado di maturità. E gli uomini non badano a questo ultimo tempo di Grazia, non fanno nulla per svilupparsi verso l’Alto, vivono ancora sulla Terra, ma nella morte spirituale ed il tempo infinitamente lungo del loro percorso terreno nello stato dell’obbligo era stato invano. L’uomo aspira di nuovo a ciò che aveva già da tempo superato: la dura materia. E perciò questa sarà il suo destino, la sua sorte nel tempo che verrà dopo questo tempo. Gli uomini non sanno della lunga via prima, che le loro anime hanno già ripercorsa, ma non ne accettano nemmeno il sapere, quando viene loro offerto, non lo credono, quando viene fatto loro notare da sapienti., perché glielo impedisce la loro cecità spirituale ed a loro non può essere data diversamente nessuna Luce che nella forma di Discorsi che vengono loro tenuti su Incarico Mio dai Miei servi sulla Terra. Non credono, perché non possono sopportare la Verità, perché con l’accettazione della Verità devono rinunciare a tutto il resto dal quale credono di non potersi separare. E se voglio offrire loro un Aiuto, allora Io Stesso devo togliere loro ciò a cui non vogliono rinunciare, per rendere loro chiara l’incostanza, la periturità e la caducità di tutto ciò che colma il loro pensare e tendere. Devo dare loro un grande dolore, devo fare loro una ferita che li renda riflessivi, affinché si avvicinino a Colui Che stava loro finora lontano, affinché sfruttino la breve spanna di tempo, per guarire le loro anime malate, quando il corpo è impotente a prestare resistenza, oppure di dare corpo ed anima a Colui, il Quale può guarire tutto e restituire la Vita. A voi uomini non rimane più molto tempo fino alla fine ed Io interverrò ancora con evidenza nei destini degli uomini per salvarli per l’Eternità, perché ciò che è sulla Terra, passerà, ma quello che l’anima si conquista ancora in Tesori spirituali, rimane esistente e la renderà una volta felice dopo la sua morte corporea.
Amen
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