Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/5784

5784 Il sapere spirituale dipende dal grado di maturità

9 ottobre 1953: Libro 63

La totale disconoscenza è un segno del basso stato spirituale, perché il sapere dello spirituale-divino non dipende dall’attività d’intelletto di un uomo oppure dalla misura del sapere guidato a lui da prossimi, ma unicamente dalla maturità della sua anima, dal grado del suo sviluppo spirituale, in modo che quindi l’uomo più semplice, la cui anima dispone già di un grado di maturità come conseguenza di un cammino di vita nell’amore, farà da sé stesso una Immagine su Dio fedelmente secondo la Verità, sullo scopo della sua vita terrena, sul suo rapporto verso Dio, suo Padre dall’Eternità. Secondo il sentimento accetterà solo gli insegnamenti che corrispondono alla Verità, per via del suo sapere d’intelletto non sarò forse molto stimato, sarà di spirito semplice e comunque pensa in modo più giusto nel campo spirituale. E la minima conoscenza è sufficiente per indurlo ad un cammino di vita che corrisponde alla Volontà di Dio, che però dopo la sua morte gli procura fulmineamente la Luce più chiara nel Regno spirituale. Non il perfetto sapere sulla Terra è dimostrazione di un alto grado di maturità dell’anima, perché l’uomo si può anche intellettualmente procurare il sapere spirituale, solo allora è anche più un sapere d’intelletto che patrimonio spirituale, quando corrisponde al cammino di vita dell’uomo, ed un sapere che quindi non è ancora da considerare come Tesoro spirituale, all’uomo nel momento della morte, può di nuovo andare perduto, per quanto non sia stato accettato dal cuore, ma solo dall’intelletto. Perché anche il sapere spirituale può diventare un puro sapere d’intelletto attraverso un fervente studio, quando non rimane inosservato lo sviluppo dell’anima verso l’Alto, quando il grado di maturità dell’anima è quindi ancora molto basso, ma l’intelletto altamente sviluppato si occupa di problemi che toccano regioni spirituali. Allora non si può parlare di non-conoscenza, ma una cosa manca al “sapiente”, la Luce. Perché per quanto sapere è stato conquistato su questa via, non gli dà comunque nessuna Luce, che possa ora riconoscere chiaramente e limpidamente tutti i collegamenti, che fosse felice per via del suo sapere. La Luce può giungergli solo dall’interiore come conseguenza di un cammino di vita nell’amore, perché solo lo spirito da Dio irradia la Luce, che dà poi la giusta vita al sapere d’intelletto. E solo allora è un sapere che può essere valutato come Tesoro spirituale, che è imperituro e che viene portato nel Regno spirituale. E perciò persino la pura Verità può essere compresa soltanto, quando lo spirito da Dio dà l’illuminazione all’uomo, che premette sempre un grado di maturità dell’anima che può essere ottenuto solo attraverso un cammino di vita nella Volontà di Dio. Di conseguenza è poi anche lo stato di Luce, la conoscenza, dopo la morte dell’uomo, ed un uomo buono, ma semplice, che sulla Terra disponeva di poco sapere, può essere circumfluito da una Luce più raggiante al suo ingresso nel Regno dell’aldilà che un uomo che stava nel sapere spirituale, al quale sulla Terra mancava l’amore ed al quale lo spirito da Dio non ha ancora trovato nessun accesso.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich