Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/5288
5288 La volontà per la Verità garantisce anche la Verità
2 gennaio 1952: Libro 58
Chi Mi cerca, Mi troverà anche; chi vuole riconoscere l’eterna Divinità, a lui Si darà anche a riconoscere; e chi vuole diventare sapiente, riceverà anche da Me la Verità. Ma si deve sempre predisporre in modo positivo verso di Me, deve volere che Io Sono e che entro con lui in collegamento, perché allora Mi dimostra anche che è disposto ad amare l’Essere Che cerca. Allora potrà anche credere, perché vuole credere. Il sentimento di appartenenza è in lui come minuscola scintilla, che ora aumenterà, appena Mi cerca coscientemente. Tutto è celato nell’anima umana, ma che si manifesti, lo deve compiere la volontà dell’uomo stesso, che però viene da Me sostenuta in ogni modo, se soltanto ha avuto luogo il minimo rivolgimento verso di Me.
Nel cuore umano sorgono i pensieri e vogliono cercare di determinare la volontà di accoglierli e di elaborarli con l’intelletto. Se ora sale in lui il pensiero sulla sua Origine, allora gli viene in certo qual modo indicato Me Stesso come suo Creatore e Padre dall’Eternità. Ed ora la sua volontà si può predisporre affermativamente oppure anche negativamente, e rispettivamente sarà il Mio ulteriore agire su di lui. Dato che lo voglio conquistare per Me, cercherò anche sempre di nuovo di penetrare nella cerchia dei suoi pensieri, ma non agirò mai per costrizione su di lui di rivolgersi a Me, ma per questo lo stimolerò sempre insolitamente, appena la sua volontà si china verso di Me. Quindi ogni uomo Mi può trovare, se vuole avere il chiarimento sulla sua Origine, sulla Verità e sulla sua destinazione. Allora Mi dò sempre più chiaramente a riconoscere, osserverà tutto intorno a sé con maggior attenzione e cercherà sempre il collegamento da sé come creature all’Essere, il Quale Si fa notare come Creatore. Sarà convinto interiormente di questo Essere e vorrà unirsi con Lui, cercherà continuamente la Verità e, dato che la desidera seriamente, la troverà anche. Per poter riconoscerMi, l’uomo deve credere in Me, in un Essere il Quale lo ha creato. Mi deve amare, appena Mi ha riconosciuto, perché ora riconosce anche la Mia Perfezione. E deve desiderare seriamente la Verità, per approfondire il suo amore e la sua fede, perché solo allora gli può essere guidato il sapere sulla pura Verità, quando la fede e l’amore illuminano il suo spirito.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich