5257 Non la predisposizione determina la volontà, ma l’amore
19 novembre 1951: Libro 58
A voi tutti è lasciata la libertà di orientare la vostra volontà dove volete, anche mediante la Mia Parola vi viene indicato quale successo vi procura un orientamento di volontà. Ma anche la Mia Parola non vi costringe, perché La potete accettare o anche rifiutare, seconda il vostro modo di pensare e del vostro amore. Perché l’amore determina la vostra volontà. Amerete sempre ciò a cui tendete, sia questo buono o cattivo; il vostro desiderio è orientato su questo. Ed è anche la vostra volontà, buona o cattiva. Voi sentirete sempre un amore per ciò che desiderate, ma se l’amore è orientato bene o male, lo determina il vostro sviluppo spirituale.
Ora potete ben obiettare che l’amore è posto nell’uomo, che anche l’amore per il male nasce nel cuore e che l’uomo è quindi una vittima delle brame che sonnecchiano in lui. E questa obiezione è giustificata fino ad un certo punto, perché nell’uomo riposano tutti gli stimoli e brame, che nei singoli stadi preliminari nella legge dell’obbligo non sono stati superati. L’uomo perciò porta con sé nella vita terrena questi stimoli, per superarli e deporli ora totalmente. Quindi queste caratteristiche esistono nell’uomo e perciò stimolano anche sempre le brame. Vogliono adempimento e diventano talmente forti nell’uomo che lo dominano completamente.La lotta contro tali brame sovente è molto dura, ma per questo l’uomo ha ricevuto da Me l’intelletto, affinché possa riflettere sulle sue percezioni per poterle affrontare. E’ perciò sbagliato dire che l’uomo debba agire così come corrisponde alla sua predisposizione, allora sarebbe come se fosse stato creato senza intelletto e che si sentisse spinto secondo l’istinto.
Ma dato che nella vita terrena gli sono date abbastanza occasioni di raccogliere per sé delle conoscenze, dato che gli è data una linea di condotta mediante i Miei Comandamenti dell’Amore, dato che ha in sé un silenzioso ammonitore ed avvertimento che gli indica sempre la Mia Volontà, e dato che ora può riflettere su tutto, ora dipende solamente dalla sua volontà di compiere una lotta con sé stesso, se è necessaria, se le sue brame vanno contro a ciò che lui dovrebbe fare secondo la conoscenza interiore. E’ escluso che lui non lo possa fare, perché una seria volontà gli assicura anche un afflusso di Forza, ma una volontà debole fallisce. E di nuovo necessita solamente una cosa per rafforzare la volontà debole: la fede in Gesù Cristo.
Gli uomini che sono ancora molto appesantiti con delle caratteristiche provenienti dai loro stadi antecedenti, non avranno la fede in Gesù Cristo, ma se loro se ne occupano intellettualmente, annunciano già la volontà di sondare la Verità e loro saranno anche aiutati a trovare una giusta soluzione. Ma dove la questione di Gesù Cristo viene rigettata senza riflettere, dove non si cerca nessuna risposta, proprio là la volontà è evidentemente rivolta verso il basso e lì l’uomo sarà ben una vittima di forze dal basso, ma egli stesso lo vuole, e non ne sono colpevoli le sue predisposizioni. Perché l’uomo può volere nelle due direzioni, altrimenti non si potrebbe parlare di una libera volontà. E per questo l’uomo può e deve porsi una volta la domanda sul suo compito nella sua vita terrena. Per questo gli è stato dato l’intelletto.
Amen
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