Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/5066

5066 Comunità spirituale – L’agire aumentato

18 febbraio 1951: Libro 57

Un agire nell’unione produrrà sempre maggiori successi, benché il lavoro di ogni singolo uomo per il Mio Regno sia benedetto e perciò viene anche messo al cuore di ognuno dei Miei figli, di essere attivo senza sosta nella Mia Vigna. Ma appena i Miei si mettono insieme per servire Me, uno completerà l’altro e lo potrà aiutare dove quello è debole. Ogni attività, sia singola o in unione, viene sostenuta dagli esseri di Luce dall’aldilà, e perciò voi uomini siete guidati nel modo in cui gli esseri di Luce lo riconoscono per la benedizione e com’è anche di successo per le anime dei Miei figli. Voi tutti dovete maturarvi reciprocamente, dovete imparare a riconoscere voi stessi, dovete servire d’esempio l’uno all’altro, come però dovete anche farvi notare reciprocamente gli errori, ma nell’amore e nella provvidenza fraterna, affinché uno aiuta l’altro verso l’Alto. Ho bisogno di un esercito di forti combattenti, che s’impegnano per Me davanti al mondo, quando viene richiesta da voi una testimonianza. E queste forze combattenti devono già prima unirsi saldamente, affinché non venga attaccato l’uno o l’altro e reso incapace di combattere mediante l’influenza del Mio avversario, affinché né l’uno o l’altro ceda nel tendere spirituale, perché gli manca ogni possibilità d’agire, che lui da solo sovente non riconosce. L’unificazione spirituale dei Miei aumenta anche la Forza del singolo, egli vede contemporaneamente l’effetto della Mia Grazia e la Forza d’amore nei suoi fratelli ed egli stesso tende al più possibile perfezionamento spinto dal Mio Amore che agisce visibilmente, dove gli uomini sono riuniti nel Mio Nome. Ma a voi tutti devono anche essere posti dei compiti, che dovete assolvere coscienziosamente come quello di portare anche il vostro proprio ambiente sulla via della Luce, che hanno lasciata oppure non ancora trovata, ognuno deve operare nella sua piccola cerchia.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich