Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/4918
4918 Riconoscete il Segno di Dio del cambiamento della volontà - Il passare oltre della concessione di potere
21 giugno 1950: Libro 56
Riconoscete la vostra origine in Me, vostro Creatore e Padre dall’Eternità. Allora siete già ciò che dovete diventare sulla Terra, figli che desiderano ritornare al Padre. Perché appena vi rendete conto che siete proceduti da Me, si risveglia anche in voi il Principio divino, l’amore, perché vi riconoscete come Irradiazione dell’eterno Amore e desiderate anche ritornare a Lui. Mi riconoscete e non siete nemmeno separati da Me nell’essere, benché non sia ancora raggiunto il grado della vostra perfezione, ma secondo la volontà siete Miei. Una volontà distolta da Me ostacola l’uomo nella conoscenza della sua origine, allora l’uomo non crede né in una Potenza dalla Quale è proceduto, né nel collegamento di una Forza creativa e sé stesso, nel caso riconosca una Forza creativa. Perciò il sentimento di essere proceduto da Dio, è già un segno del cambiamento della volontà che l’uomo ha compiuto, perché Mi riconosce solamente, quando si separa dal Mio avversario. Perciò “fede” significa anche contemporaneamente un tendere verso l’Alto, ma con ciò è da intendere solo la fede viva, perché una fede morta non ha nessun effetto, perché una fede morta pronuncia solo con la bocca ciò che il cuore non riconosce ancora. Un uomo Mi può bensì riconoscere con parole come Dio, Padre e Creatore, ma il suo cuore non ne sà nulla e quindi non stabilisce verso di Me il rapporto come figlio che ha per conseguenza una giusta conoscenza. Perché è difficile raggiungere la meta sulla Terra. La conoscenza di Me Stesso e contemporaneamente anche di voi stessi, è per voi già una testimonianza di maturità, perché significa uno stato di Luce che subentra solo in un determinato grado di maturità. E nuovamente dev’essere detto, che solo la volontà dell’uomo è decisiva, se in lui si fa Luce oppure se rimane buio, che quindi ogni uomo Mi può riconoscere come Origine, se lo vuole. Perché non mancherò mai di venire vicino ad ogni singolo e di rivelarMi a lui, ma non lo costringo di accettare queste Rivelazioni, gli darò però costantemente l’occasione di imparare a riconoscerMi. Solo chi tende con evidenza via da Me, costui rimane avvolto nel buio spirituale, non fa nessun progresso durante la vita terrena e soccombe al potere del Mio avversario, ma per propria volontà.
La Forza della Mia Presenza che irradia Me Stesso da ogni Rivelazione, può pienamente bastare ad accendere il cuore dell’uomo e far irradiare una chiara Luce, ma se soltanto trova la minima resistenza nella volontà dell’uomo, rimane inefficace, perché è l’Irradiazione divina che non sopporta nessuna resistenza, ma non irrompe nemmeno vittoriosa, per non esercitare nessuna costrizione sulla volontà dell’uomo. Ma se la volontà dell’uomo è disposta, allora la Mia Forza d’Amore accende un insospettabile fuoco, che viene alla coscienza dell’uomo come un amore che divampa verso di Me. E dov’è una volta infiammato l’amore per Me, è spezzata la forza ed il potere dell’avversario. Io voglio Essere riconosciuto dalle Mie creature come Padre e perciò Mi rivelo anche a loro; Io devo da loro Essere riconosciuto, se Mi vogliono percepire come presente. Solo allora inizia il processo di sviluppo, il cambiamento dell’essere, che si trova ancora nei legacci del Mio avversario, finché non Mi ha riconosciuto ed ora tende anche coscientemente verso di Me. Finché agli uomini viene ora ancora guidato il sapere che esiste un Dio, il Quale ha creato il Cielo e la Terra, fino ad allora è anche possibile giungere alla viva fede e di raggiungere la meta sulla Terra. Ma se questo sapere viene nascosto agli uomini, affinché l’uomo rimanga totalmente ignaro sulla sua origine, su di Me come Creatore e Padre, allora l’avversario impiega illegittimamente il suo potere e cade nel Giudizio più aspro, allora oltrepassa la concessione del suo potere ed impedisce lo svolgimento della prova di volontà dell’uomo, che si deve decidere sulla Terra fra Me e lui, per cui però gli serve anche la conoscenza di Me e di lui, per potersi decidere. Io voglio Essere riconosciuto, ma lui no, e perciò impedirebbe anche gli uomini nella conoscenza di Me Stesso, se gli concedessi questa libertà. Ma appena oltrepassa il suo potere, è emesso anche il suo giudizio; viene nuovamente relegato, com’è annunciato nella Paraola e nella Scrittura.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich