Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/4655

4655 „Quello che Dio ha unito.... “ - Unioni benedette da Dio

1 giugno 1949: Libro 53

Quello che Dio ha unito, l’uomo non lo deve separare. Quello che quindi ho benedetto, deve rimanere indissolubilmente insieme in tutta l’Eternità. Ma in che cosa si riconosce la Mia Benedizione? Non soltanto un legame terreno garantisce il Mio pienissimo Assenso, deve essere evidentemente riconoscibile una sintonia spirituale di ambedue le parti, se gli uomini vogliono approfittare della Mia Benedizione e credere di possederela. Degli uomini che sono differenti spiritualmente, che non si trovano nello stesso tendere spirituale, possono bensì concludere una unione, che ha anche la sua giustificazione terrena, ma non sono per nulla da considerare come uniti da Me, benché credano di adempiere mediante cerimonie ed azioni religiose tutte le condizioni, che deve assicurare loro la Mia Benedizione. Considero l’unione conclusa e non considero mai bene una separazione, Ma Mi preservo la Benedizione divina e la do a coloro, che si presentano davanti a Me nella preghiera, che vogliono percorrere insieme la loro via di vita con lo stesso sforzo per la perfezione, per la maturità dell’anima e con lo stesso amore per Me, i Cui Comandamenti vogliono osservare ed il Quale E’ la loro meta su questa Terra. Perciò molti matrimoni possono considerarsi conclusi, ma soltanto pochi come benedetti da Me. E per essere uniti per sempre davanti a Me, pongo delle Condizioni alla volontà dei due partner, che si vogliano appartenere nel tempo e nell’Eternità, che l’uno voglia essere sostegno e bastone per l’altra, che si amino quindi reciprocamente senza profitto e spinti dal desiderio di unificazione compiano questo legame, che non consiste in formalità esteriori, ma in intima comunità corporea e spirituale. Il desiderio di unificazione sarà più forte, più è profonda l’armonia spirituale delle anime, che quindi si esprime nello stesso pensare, nello stesso agire ed è in sintonia nelle parole e nel parlare, che hanno Me come contenuto, quindi testimoniano della comunione spirituale. Queste sono perciò anche da Me determinate per una collaborazione spirituale e potranno quindi essere del tutto certe della Mia Benedizione, quando Mi si offrono per la collaborazione spirituale. La Benedizione che riposa su quegli uomini, che agiscono insieme per Me ed il Mio Regno, sarà facilmente riconoscibile perché non soffriranno nessuna miseria, saranno pienamente saziati spiritualmente e terrenamente, e Sarò con loro in evidenza in ogni miseria e pericolo. Ma un tale legame non deve essere sciolto, persino quando non è sanzionato terrenamente, che cioè in modo terreno sarebbe molto facile da sciogliere. Perché quello che Io unisco, l’uomo non lo deve separare. Ma voi sapete del perché ho concesso che la vostra via s’incrociasse, se Io vi ho reso possibile d’incontrarvi ed era riconoscibile una sintonia spirituale? Così voi non dovete arbitrariamente lasciarvi oppure eseguire una separazione, che potrebbe sottrarvi la Mia Benedizione, se Io non vi impedissi di eseguire il vostro intento. Una separazione può aver luogo soltanto quando Io Stesso vi separo per via del bene delle vostre anime, quando Io, per non mettere a rischio il bene delle vostre anime, prendo ognuno di voi sotto la Mia Protezione, finché si creano delle differenze $$spirituali$$, cioè quando non esiste più una sintonia, che non permette più una collaborazione spirituale. Ma allora il legame non è sciolto comunque, quello che Io unisco, non può mai più essere sciolto da parte degli uomini perché la Mia Benedizione riposa su ogni legame, che è stato concluso nel tendere spirituale ed ha trovato il Mio Assenso.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich