4610 L’obbligo di coloro che ricevono la Parola di Dio
9 aprile 1949: Libro 53
Ogni uomo ha l’obbligo di adoperarsi per ciò che è visibilmente il divino Patrimonio spirituale, che lo ha riconosciuto soltanto una volta come vero, altrimenti è indegno di ricevere il Pane del Cielo, se non bada al Dono delizioso e non lo valuta per ciò che è. Se attraverso il grande Amore di Dio ad un uomo viene offerta la Parola divina, allora questo è un Atto di Misericordia del più grande significato, allora si riversa una Corrente di Grazia sull’uomo, per cui costui non può essere abbastanza grato, perché la via verso l’Alto diventa con ciò facilmente percorribile, viene chiaramente illuminata e quindi più facilmente da camminare e che conduce alla meta. E’ quindi uno straordinario privilegio che Dio concede all’uomo, perché Egli riconosce in costui la facoltà di lavorare ora con i Doni trasmessigli secondo la Volontà di Dio. E’ solo lasciato alla sua libera volontà come utilizza il Dono di Grazia dall’Alto, perché non viene mai esercitata nessuna costrizione da parte di Dio su uomo, ma gli vengono dischiuse tutte le possibilità di essere obbediente alla Volontà divina. Con la ricezione del Dono di Grazia assume quindi anche in certo qual modo un obbligo, quello della giusta valutazione di ciò che l’Amore di Dio gli offre. Quindi deve dare qualcosa in cambio, (10.04.1949) la sua libera disponibilità di portare ai prossimi ciò che riceve, deve dare in cambio la sua volontà e la sua forza, per promuovere la diffusione del patrimonio spirituale. Dev’essere continuamente attivo come operaio nella Vigna del Signore. Solo allora si dimostra come degno di quel privilegio e sarà benedetto sulla Terra ed anche nell’aldilà. E’ ora una difficile impresa voler trasmettere questi Doni ad uomini che sono di mentalità soltanto materiale, come in genere è un lavoro che richiede amore, pazienza e perseveranza, se deve procurare un successo. E perciò l’operaio per il Regno di Dio ha bisogno di maggior apporto di Forza, affinché non si stanchi e diventi negligente nella sua attività. Quindi per primo lui stesso si deve attenere alla Parola divina, lui stesso si deve saziare con il Pane del Cielo per ricevere la Forza per la sua via terrena ed in genere per adoperarsi per ciò che porta ai prossimi. Perché appena si adopera seriamente per il Regno di Dio, avrà anche da aspettarsi una resistenza nemica, e per questa dev’essere armato. La resistenza però procede da colui che è contro la Verità. E quindi è comprensibile che ad ogni uomo che lavora seriamente per Dio, venga sottoposto un sapere contrario, che la menzogna e l’errore si mostrano con evidenza là, dove viene rappresentata la Verità di Dio. Ed ora inizia la lotta fra la Luce e la tenebra. Un buon operaio nella Vigna del Signore sarà sempre all’altezza di questa lotta, perché possiede la Forza della conoscenza e troverà e riceverà Sostegno e Forza per la resistenza solo nella Parola. E perciò lui stesso deve assumere costantemente il Nutrimento del Cielo, perché solo allora può resistere alle aggressioni nemiche. Quindi anche questo è un obbligo, di valutare quanto sovente possibile il delizioso Dono d’Amore di Dio, di lasciarlo agire su di sé e lasciarsi costantemente irradiare dalla Forza che fluisce dalla Parola di Dio, per poter essere e rimanere idoneo anche per il compito scelto da lui stesso, quando il nemico procederà sempre di più contro l’apporto della pura Verità dall’Alto. Perché la sua meta è di spegnere la Luce e di lasciar sprofondare gli uomini nella più grande oscurità, per conquistarli del tutto per sé. Ma Dio assiste ognuno che Lo vuole servire, e lo fortifica con la Sua Forza e la Sua Grazia attraverso il sempre continuo apporto della Sua Parola.
Amen
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