Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/4338
4338 La misura di Grazia - La volontà - L’ostinazione ed amor proprio
17 giugno 1948: Libro 51
Chi Mi cerca, Mi troverà anche. E’ sbagliato presumere che il divenire beato dipenda dalla misura di Grazia con cui provvedo il singolo, che Io elargisca diversamente la Mia Grazia e perciò favorisca o pregiudichi lo sviluppo del singolo, che abbia provveduto più o meno la volontà e la facoltà dell’uomo, che quindi potrebbe rifiutare la responsabilità con l’obiezione di non poter agire contro la sua natura. Inoltre è sbagliato presumere che il Mio Amore Si manifesti con Forza differente sugli uomini e soltanto dei singoli avrebbero la Grazia di trovare la via verso l’Alto e di arrampicarvisi. A tutti gli uomini è a disposizione un Fonte aperta di Grazia ed ognuno ne può attingere secondo il bisogno, deve soltanto volere e sfruttare la misura, dato che la Grazia non gli può affluire contro la sua volontà. Ma la resistenza in certi uomini è così forte che viene respinto ogni apporto di Grazia e con ciò l’uomo stesso limita o restringe l’apporto di Grazia. Anche l’obiezione che non possa voler diversamente, dev’essere respinta, altrimenti la volontà dell’uomo sarebbe non-libera, cosa che Io dichiarerò sempre e costantemente come opinione errata. L’uomo ha la propria volontà che difficilmente si lascia piegare, ma che dev’essere spezzata, se vuole raggiungere la sua meta che gli è posta sin dall’Eternità, di diventare perfetto. Perciò gli viene data come uomo la facoltà di riconoscere, affinché attraverso l’osservazione intellettuale di sé stesso ed il riconoscere la sua facoltà di cambiare, possa anche riconoscere e sospendere le sue manchevolezze. Il suo cuore gli indicherà anche sempre la giusta direzione ed appena rinuncia ad ogni resistenza, sarà aiutato da Me di cambiare. E questa è Grazia. La resistenza nell’uomo è ostinazione rafforzata che dev’essere spezzata in ogni tempo, perché l’uomo deve rispondere dinanzi a Me per la sua volontà. E per questo è assolutamente necessario il riconoscimento di Cristo e della Sua Opera di Redenzione. L’uomo Gli si deve consegnare e chiedere a Lui l’Assistenza, e la sua volontà sperimenterà la fortificazione che gli rende possibile di far affluire in sé la Corrente di Grazia che è inesauribile. L’amor proprio e l’ostinazione dell’uomo sono i suoi più grandi nemici spirituali ed il Mio avversario cercherà sempre di rafforzare questi due istinti nell’uomo per respingerlo da Me. Ma l’uomo è libero, costa soltanto una più grande resistenza e maggior Forza, più la volontà ed anche l’amore per Me sono deboli. Cerco davvero solo che tutti i figli Miei diventino beati, ma il Mio Aiuto e l’apporto di Grazia sono chiaramente sempre là, dov’è anche il desiderio di Me e con ciò il cuore dell’uomo si apre al Mio Amore e Grazia. Chi vuole credere, lo potrà anche, chi non può credere, non deve presentare la sua volontà inflessibile falsamente come apporto mancante di Grazia, ma aprirsi sempre soltanto al Mio apporto di Grazia e riconoscere grazie al suo intelletto, dove Io gli vengo incontro aiutando e sempre essere pronto all’accettazione, ma mai rifiutare ciò che gli viene offerto come dimostrazione della Mia Grazia: il chiarimento, discorsi spirituali e la Mia divina Parola che gli assicura sempre l’apporto della Forza di Grazia. Io vengo sempre incontro all’uomo con la piena misura della Mia Grazia, affinché se ne possa ristorare e cogliere la Forza ognuno in ogni tempo, ma non lo costringo mai di servirsi della Mia Grazia, ma gli lascio pienissima libertà, per la quale però deve una volta rispondere.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich