Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/3205

3205 L’unione dello spirito con l’anima - La rinascita

29 luglio 1944: Libro 42

L’anima sentirà in sé una irresistibile spinta verso l’Alto quando si unisce con lo spirito in sé attraverso l’agire d’amore, perché questo cerca ora di influenzarla e di guidarla verso il Regno che è la sua vera Patria. E nella stessa misura si separerà dalla Terra, cioè il suo volere e pensare non sarà più per il corpo ed i suoi desideri, ma rivolto allo spirituale. Appena è subentrato questo stadio, l’anima è rinata nello spirito, ha iniziato un nuovo tratto di vita, ha riconosciuto il suo vero scopo della vita terrena e si rende conto del suo compito sulla Terra. Ed allora non può nemmeno più subentrare nessuna retrocessione, una ricaduta nello stato di prima, quando era senza sapere spirituale e considerava solo la vita terrena. Ed ora raccoglie ricchezze spirituali mentre si apre attraverso il cosciente tendere verso l’Alto alle influenze mentali dal Regno spirituale e come conseguenza è anche attiva nell’amore, perché gli esseri di Luce si manifestano attraverso la scintilla spirituale nell’uomo e questa lo spinge continuamente all’agire d’amore. Più attivo è l’uomo nell’amore, più è capace di sentire la voce dello spirito in sé e più aumenta ora nel sapere. Il suo agire d’amore può essere in due modi, può aiutare in modo terreno e spirituale i prossimi; può essere attivo servendo nell’amore per il prossimo mentre lo assiste nella miseria terrena, ma può anche prendersi cura dell’anima del prossimo, mentre la istruisce e le dà ciò che ha ricevuto prima attraverso il suo spirito. Può condurre oltre il patrimonio imperituro e con ciò aiutare di nuovo altre anime nella salita verso l’Alto e questo agire nell’amore è oltremodo benefico, è una prestazione d’aiuto che le ringrazieranno le anime in eterno. Perché l’aiuto spirituale significa sempre un risveglio alla vita, appena l’uomo si lascia aiutare, appena non si chiude nel rifiuto a questo aiuto. Ma appena un uomo ha intrapreso una volta la via spirituale, non vorrà mai percorrere da solo la via verso l’Alto, ma agirà sempre sui suoi prossimi, perché riconosce che il tendere spirituale è la cosa più importante nella vita, perché può condurre alla meta, se l’uomo è volenteroso. L’anima non si sente più bene sulla Terra ed il suo tendere è di sfuggirle e perciò può elevarsi in ogni tempo ed ovunque nel Regno spirituale, perché là viene sempre fatto il ponte quando l’uomo desidera entrare nel Regno spirituale. Gli esseri di Luce sono sempre pronti a trasmettere all’anima dell’uomo la Forza ricevuta da Dio e la scintilla spirituale nell’uomo è sempre pronta ad offrire all’anima i Doni spirituali, perché la scintilla spirituale è in continuo collegamento con il mondo che dona Luce e con ciò con Dio, il Quale conduce tramite gli esseri di Luce il sapere corrispondente all’uomo che lo vuole ricevere. Perché il desiderio dell’anima, il suo pensare e volere determina la misura dei Doni spirituali che le viene trasmessa e questa sarà illimitata se l’anima conduce oltre ai prossimi il patrimonio spirituale ricevuto, per rendere anche loro felici con questo.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich