Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/2820
2820 Le sofferenze del tempo della fine, ultimo mezzo
21 luglio 1943: Libro 37
Sin dall’Eternità è prevista questa lotta nel tempo della fine e sin dall’Eternità vale la Volontà divina che nella Sapienza e nell’Amore (governa) conduce tutto ciò che avviene nel Cosmo. E così Dio sà anche degli unici mezzi che sono ancora di successo in questo tempo della fine. E per quanto sembrano crudeli, Egli li impiega comunque, affinché venga salvata ancora una parte dell’umanità prima dell’ultimo naufragio. E’ un tempo di spaventi, un tempo del più estremo disamore e di eventi dei più terribili, ma anche un tempo di Grazia, perché Grazia è ogni sofferenza per quanto grave, perché porta la conoscenza all’uomo della sua propria disperazione, che gli fa trovare la via verso Dio e gliela fa percorrere e lo strappa indietro dall’abisso nella totale assenza di fede. L’Amore misericordioso di Dio non lascia le Sue creature ed impiega ciò che può portare loro salvezza, benché non venga riconosciuto dagli uomini come Agire d’Amore di Dio. E quindi la sofferenza non trova fine ed aumenta di giorno in giorno, perché la stessa umanità despiritualizzata è l’autrice ed il motivo di questa sofferenza sulla Terra. Sin dall’Eternità Dio ha previsto la volontà ed il disamore degli uomini e sin dall’Eternità il Piano di Salvezza delle anime ancora da salvare è costruito su questo. Perché ciò che gli uomini vogliono, che loro stessi si causano, non ostacola Dio, ma Egli lo fa ancora diventare un effetto di Benedizione per gli uomini che non sono del tutto caduti all’avversario di Dio. Costoro sono in grande miseria e possono essere salvati solo ancora attraverso l’ultragrande sofferenza, per loro appena sopportabile e malgrado ciò può essere di Benedizione. Il tempo della fine è un tempo della purificazione, un ultimo tempo di prova, in cui l’uomo può ancora una volta affermarsi se prima ha fallito. Il tempo della fine è un tempo della dissoluzione e della separazione e si separeranno gli spiriti. E chi riconosce il tempo della fine come tale, non è più in pericolo, perché ha già trovato la via verso Dio. Ma chi vede sempre ancora soltanto l’avvenimento mondiale e non vi riconosce nessuna Guida divina, la sua anima è ancora disposta in modo molto mondano e la sua distanza da Dio ancora troppo grande, altrimenti dovrebbe riconoscere l’ultimo tempo nella sua crudeltà. Perché gli uomini infuriano l’uno contro l’altro e sono nel potere di quelle forze che sono disamorevoli e totalmente lontane da Dio, che vogliono distruggere tutto e si servono della volontà degli uomini, perché loro stessi non possiedono il potere e la forza di agire distruggendo ciò che l’Amore di Dio ha fatto sorgere, per aiutare lo spirituale diventato infedele a Lui. Queste opere di distruzione rivelano l’influenza satanica, quindi la volontà di coloro che le eseguono, dovranno rendere conto dinanzi a Dio per il loro pensare ed agire. Ma Dio permette anche questo, perché il Suo Amore e Sapienza ha già pronte le successive possibilità di sviluppo, perché dà anche nuovamente nuove possibilità allo spirituale legato nella forma di svilupparsi verso l’Alto. Ma lo spirituale divenuto libero, che è ancora del tutto immaturo, contribuisce all’afflizione degli uomini e quindi la sofferenza e la miseria degli uomini diventerà sempre più grande; assumerà delle dimensioni che sono inimmaginabili e vengono comunque ammesse da Dio come mezzi di educazione per l’umanità, perché l’ultimo tempo di Grazia è di solo breve durata. Poi si chiudono le Porte per l’Eternità per lungo tempo e perciò Dio impiega ancora prima tutti i mezzi, perché il Suo Amore misericordioso vuole salvare ciò che è ancora salvabile.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich