Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/2498
2498 L’educazione alla tolleranza – Il lavoro nell’aldilà
6 ottobre 1942: Libro 33
L’uomo si deve educare alla tolleranza, perché questa virtù è assolutamente necessaria se l’anima vuole partecipare nell’aldilà all’Opera di Redenzione. Più sovente che sulla Terra all’anima viene opposta resistenza, quando vuole muovere le anime ignare e sofferenti ad accettare gli ammonimenti ed insegnamenti e soltanto tramite la massima pazienza può conquistare per sé queste anime ed ora iniziare il suo lavoro su di loro. Lo stato di sofferenza di queste anime non contribuisce che siano volenterose di accogliere, ma rifiutano piuttosto le anime che vogliono aiutarle, perché a loro manca ogni pazienza, dato che sono imperfette. Ma l’anima già più matura non deve lasciarsi irretire, deve cercare sempre di nuovo in instancabile pazienza di entrare in contatto con loro, lei stessa deve assisterle amorevolmente e cercare di modificare il loro iniziale rifiuto, deve ripetere ogni tentativo fallito ed avvicinarsi sempre di nuovo a queste anime e presentare loro il loro stato di sofferenza e proporre loro contemporaneamente che cosa devono fare per elevare il loro stato. Soltanto la più estrema pazienza e grande amore producono un successo. Questo successo però rende l’essere che aiuta indicibilmente felice e lo sprona ad essere ininterrottamente attivo nel Regno spirituale. L’anima che ha gustato una volta questa felicità, che ha guardato negli abissi di quel Regno dell’aldilà, non cesserà mai ad essere attiva per la Redenzione di questi esseri. Il suo proprio stato di Luce la rende capace di dare ad altri la Luce e l’amore per gli esseri imperfetti la spinge costantemente a questo. Ma è necessario l’animo più mite, se l’anima più matura vuole registrare un successo. Allora la pazienza deve essere esercitata sulla Terra, l’uomo deve essere mansueto, pacifico e sempre pronto a portare l’aiuto al prossimo, allora potrà adempiere il suo compito anche nell’aldilà, che consiste nel fatto di conquistare lo spirituale distolto da Dio e di portargli vicino i beni che sono gli unici preziosi per l’Eternità.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich