Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/2366
2366 La fede nell’Opera di Redenzione di Cristo
12 giugno 1942: Libro 32
La fede nell’Opera di Redenzione di Cristo è diventata così debole fra l’umanità che perciò la minaccia il più grande pericolo. E Dio sà di questa debolezza di fede già dall’Eternità. Il numero di coloro che sono compenetrati profondamente dalla santissima Missione del divino Redentore è da chiamare minimo, perché molti confessori del Suo Nome lo fanno solo nell’esteriore e rinunceranno anche a questa fede superficiale quando ne verranno costretti. L’Opera di Redenzione di Cristo era un Opera d’Amore che può essere compresa anche solo attraverso l’amore, che afferrano veramente solo gli uomini stessi che vivono nell’amore e quindi sanno che l’Amore è capace del più grande Sacrificio. Ma chi è lontano dall’amore, non sarà mai comprensibile la Grandezza del Sacrificio che Gesù Cristo ha portato per l’umanità. Le sofferenze ed il morire sulla Croce può essere condiviso e vissuto fino in fondo con tutti i tormenti solo da quegli uomini i cui cuori sono capaci d’amare, mentre invece gli uomini disamorevoli non hanno nessuna comprensione per i tormenti della morte di Sacrificio di Gesù. E dato che l’umanità ora è del tutto priva di qualsiasi amore, è andata perduta anche la fede nell’Opera di Redenzione, e questa è la spiegazione del perché la fede in Gesù Cristo dev’essere estirpata dal mondo. Solo l’amore Lo può riconoscere come il Figlio di Dio e Redentore del mondo. Ma a chi manca l’amore, Lo rifiuta, perché il suo dio è senz’altro il principe della tenebra ed il suo potere viene riconosciuto attraverso il desiderio per il mondo che rende gli uomini incapaci per qualsiasi attività d’amore. E sarà difficile vivere senza amore e conservarsi la fede in Gesù Cristo in mezzo ad un tale mondo. Sarà difficile perseverare contro le aggressioni del mondo e sarà difficile difendere la fede nel divino Amore del Salvatore e dichiarare apertamente il Suo Nome davanti al mondo. E questo sarà comunque possibile per gli uomini che conducono una vita d’amore, perché questi sono compenetrati dal Suo Spirito e saranno vincitori sul mondo ed i suoi combattenti, se sono intimamente uniti attraverso l’amore con Colui il Quale E’ l’Amore Stesso. Sono penetrati profondamente nella Sapienza divina e sanno della grande colpa dell’essenziale come anche dell’inafferrabile Grazia che è stata conquistata per loro attraverso la morte di Gesù sulla Croce. Sanno anche che solo il profondo Amore di Gesù per il prossimo Lo ha mosso di dare Sé Stesso e quindi Lo riconoscono nel cuore e sono anche in grado di rappresentare Lui e la Sua Opera di Redenzione davanti al mondo e di dichiarare ad alta voce il Suo Nome. E questi pochi intraprenderanno la lotta che il mondo dichiara loro; non temeranno, perché al loro fianco sta il divino Salvatore il Quale ha dato il Suo Sangue per gli uomini per liberarli dal potere dell’avversario. Costui andrà di nuovo in battaglia contro i seguaci di Cristo e s’infiammerà una lotta che può essere combattuta solo nella profonda fede in Gesù Cristo. E si manifesterà più che mai il disamore e di nuovo dovrà soffrire l’amore, ma sarà anche capace di portare ogni sofferenza. Cristo viene di nuovo inchiodato sulla Croce, quando viene rinnegato dall’umanità, alla quale la morte sulla Croce doveva portare la liberazione dalla miseria più grande. E soltanto l’amore Lo confesserà, solo gli uomini che sono capaci di amare. Gli rimangono fedeli, perché a loro il divino Salvatore Stesso dà la Forza di resistere ai nemici e saranno e rimarranno vincitori, benché perdano la vita terrena, perché sono stati in Verità seguaci di Gesù e suggellano, se è necessario, anche la loro fedeltà per Lui con la morte del corpo, perché in loro è viva la fede in Gesù Cristo come Figlio di Dio e Redentore del mondo.
Amen
Tradotto da Ingrid Wunderlich