2270 Il potere dominante è rispetto al popolo
20 marzo 1942: Libro 31
Il debole deve arrendersi alla volontà del più forte e piegarsi davanti al suo potere. Ma davanti a Dio questo non è giusto, perché Egli non ha determinato nessuno degli uomini di giudicare e di dominare sui prossimi eccetto il potere che Egli ha posto per dominare il popolo che non è più capace di prendersi le Leggi divina come linea di condotta. Un tale popolo ha bisogno di un capo che gli prescrive quello che ha da fare e da omettere, ed il potere regnante procederà più severamente contro il popolo, meno questo si attiene alle Leggi che esistono sin dall’Eternità ed il Cui Legislatore E’ Dio Stesso. Ma anche a questo potere regnante è ordinato da Dio di amministrare la sua funzione con amore. E se vi si attiene, il suo governo sarà giusto e guiderà il popolo in modo che esso stesso ritorni alla disciplina ed all’ordine e non abbia più bisogno di un governo severo, quindi ne viene anche liberato. Ma se il popolo è diventato totalmente disamorevole, allora avrà anche una autorità totalmente disamorevole che tormenta sovente fino all’insopportabilità e questo viene comunque concesso da Dio, affinché un tale popolo giunga alla conoscenza. Questo non è comunque secondo la Volontà divina, che un potere si permetta delle violazioni che infrangono ogni Comandamento d’amore. E tutto ciò che trasgredisce contro la Volontà divina, avrà anche il suo rispettivo effetto. Gli uomini devono sapere ciò che è giusto dinanzi a Dio e perciò devono aborrire ogni azioni che fa riconoscere chiaramente visibile l’agire di un potere opposto a Dio. Loro stessi non devono approvare il modo d’agire di costoro, ma devono provvedere che il disamore venga diminuito possibilmente, devono provvedere che al potere nemico di Dio non venga data nessuna possibilità di poter sviluppare la sua forza ed il suo potere. Quindi l’uomo stesso si deve educare nell’amore, allora anche la severa autorità non avrà una lunga durata, perché Dio la toglie di nuovo se gli uomini stessi si formano fino al punto da non aver più bisogno di un governo severo. Ma viceversa la pressione attraverso un potere terreno diventerà sempre più forte, meno gli uomini si esercitano nell’amore ed un popolo che è diventato totalmente disamorevole, difficilmente avrà da aspettarsi un alleggerimento. Dovrà adeguarsi sotto il potere dominante per il suo rincrescimento, perché il disamore fa di nuovo scaturire disamore ed un tale popolo difficilmente giungerà alla disciplina ed all’Ordine.
Amen
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