1364 Libera decisione fra materia e spirito
31 marzo 1940: Libro 23
Scegliete fra la materia e lo spirito, decidetevi per lo stato dell’essere legato oppure quello della libertà. Questa decisione non vi sarà difficile se state nella conoscenza e quindi cercate prima di giungere alla giusta conoscenza. E se ne avete la volontà, l’eterna Divinità non vi nasconde certamente la giusta conoscenza, perché dovete soltanto volere, che il vostro pensare sia giusto, dovete tendere sempre soltanto al vero e giusto, allora lo riconoscerete anche e sarete certissimamente anche in grado di scegliere fra la materia e lo spirito. Tutto il materiale vi attira in giù, perché la materia è parte del maligno, la materia è tutto ciò che è lontano da Dio, mentre lo spirito si libra in Alto, perché è da Dio. Se quindi cercate dello spirituale, siete sfuggiti a tutta la pesantezza terrena, vi avvicinate alla vostra vera destinazione. Quindi la materia e lo Spirito sono contrari, uno di questi contrari deve vincere sull’altro, e questo significa liberazione, quindi Vita, oppure dannazione, quindi morte. Se vince lo spirito sulla materia, allora si è definitivamente liberato da ogni catena ed è libero. Ma se la materia è vincitrice, allora lo spirituale è bandito per tempi impensabili, è nel potere dell’avversario che vorrebbe impedire la liberazione dalla materia e tende sempre soltanto ad aumentare la materia. Con ciò non si può corrispondere ad ambedue nello stesso tempo, lo spirito non si può liberare e contemporaneamente essere la materia adulata, perché la Vita di uno significa sempre la morte dell’altro. E perciò è completamente impossibile che giunga alla maturità spirituale un uomo che tende ancora ai beni terreni, perché il desiderio di tutto ciò che la materia cela in sé è lo spirituale immaturo, che non può mai essere esaudito e nello stesso tempo dovrebbe giungere alla maturità spirituale nell’uomo, perché questo spirituale si può dischiudere soltanto, appena le catene sono spezzate. Ed ogni materia è catena, quindi è tutto ciò che cela in sé dello spirituale non sviluppato. La materia è con ciò il guscio che dapprima dev’essere spezzato, affinché si liberi il nocciolo. Chi non sacrifica il guscio, non può arrivare al frutto interiore, e quindi anche l’involucro dello spirito deve dapprima essere spezzato, cioè ogni desiderio terreno dev’essere sacrificato, affinché lo spirito possa ora intraprendere il volo verso l’Alto. E questa è la decisione più difficile per l’uomo, di rinunciare coscientemente all’uno, per poter ricevere l’altro. La separazione dalla materia è sovente così difficile per l’uomo, che tiene legato spietatamente lo spirito in sé. Vede soltanto il valore apparente del materiale e per questo rinuncia all’infinitamente prezioso. Non conosce il vantaggio del risveglio spirituale, non conosce nulla del successo spirituale in un mondo ed i suoi beni che disprezza l’anima, e perciò non vi aspira nemmeno. Ma quando il suo desiderio per la Verità gli ha anche procurato la giusta conoscenza, il suo tendere sarà ora rivolto solo ancora all’aumento del patrimonio spirituale, perché ora impara a disprezzare la materia e cerca con tutto il fervore a giungere in Alto, perché nulla lo trattiene più sulla Terra, il suo spirito si libra in Alto, ed allo spirito ora liberato riesce di separarsi totalmente da tutto ciò che lo ostacola per giungere in Alto. L’uomo si è deciso nella libera volontà, la materia non gli significa nulla, quindi l’ha definitivamente vinta, lo spirito è liberato e può entrare in sfere luminose.
Amen
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