Es ist ein wesentlicher Faktor im Erdenleben, daß ihr euch der Aufgabe bewußt seid, die ihr als Mensch zu leisten habt. Immer sei euch dies gesagt, daß keineswegs das Leben an sich von Wichtigkeit ist, daß es also nicht darum geht, daß der Körper alle seine Funktionen ausübt und sich wohl befindet, sondern daß es lediglich um die den Körper bewohnende Seele geht und daß alle körperlichen Fähigkeiten genützt werden sollen zum Wohl der Seele, daß sie aus ihrem erbarmungswürdigen Zustand herausfindet und das Ziel erreicht, das dem Geistigen gesetzt ist. Die Seele kann sogar weit schneller ausreifen in einem kranken Körper, vorausgesetzt, daß der Mensch seine Erdenaufgabe ernst nimmt. Und betrachtet der Mensch nun seinen Körper immer nur als das Gefäß, das die Seele benötigt für ihre Weiterentwicklung, und suchet er nur deshalb dieses Gefäß zu erhalten, es zu pflegen und widerstandsfähig zu machen, dann lebt er auch sein Leben bewußt, und dann braucht er auch nicht zu fürchten, daß sein Körper versagen wird, bevor die Seele die ihr-mögliche Reife erreicht hat.... Anders dagegen ist es bei Menschen, die keinerlei Verantwortungsbewußtsein haben ihrer Seele gegenüber.... Diese können körperlich ungewöhnlich gut bestellt sein und unerwartet ihr Leben verlieren, weil sie ihrer Seele nicht gedenken und darum keinerlei Fortentwicklung zu verzeichnen haben, so daß das Dasein auf dieser Erde ganz ohne Sinn und Zweck ist und der Seele darum ihre Außenhülle genommen wird, auf daß sie im jenseitigen Reich noch die Möglichkeit hat aufwärtszusteigen. Die Gesundheit des Körpers ist ein so großes Gnadengeschenk, daß es auch ausgewertet werden sollte, aber nicht in irdisch materiellem Sinn, sondern zum Heil der Seele.... Ein kranker Körper aber ist gleichfalls eine Gnade für den Menschen, der sich dem Gnadenzustrom Gottes nicht verschließt.... denn er ist gleichsam eine von Gott gesetzte Schranke der Welt gegenüber.... Es wird dem Menschen das Überwinden der Welt leichtgemacht, und der Seele wird eine große Hilfe geleistet. Doch bewußt muß sich der Mensch beugen unter den Willen Gottes und auch die Hinfälligkeit seines Körpers als ein Gnadengeschenk ansehen, weil letzten Endes nicht das körperliche Leben, sondern das Leben der Seele Zweck des Erdenganges als Mensch ist. Und darum wird auch nur die Seele des Menschen ausreifen, der um seine eigentliche Aufgabe weiß und sie erfüllen will.... Denn ihm wird in jeder Weise von seiten Gottes verholfen zum Fortschritt der Seele, und oft gehören dazu auch Notzustände oder körperliche Leiden, die dann aber als Läuterungsmittel angesehen werden müssen, nicht aber als Strafe oder Hindernis zum Erreichen des Zieles. Und die Stunde ist jedem Menschen vorbestimmt, da er von dieser Erde scheidet.... weil Gott um den Willen eines jeden einzelnen weiß seit Ewigkeit und Er auch weiß, was eine Seele noch auf Erden erreichen kann und in welcher Weise sie eher gefährdet ist.... so daß ein plötzlicher Abruf mitten aus dem Leben auch noch als Gnade angesehen werden muß. Wer das Erdenleben nur als Selbstzweck betrachtet, der wird es auch nicht verstehen können, daß ein Gott und Schöpfer es zuläßt, wenn Menschenleben vernichtet werden, deren natürliche Todesstunde noch nicht zu erwarten wäre.... Aber Er weiß um die Willigkeit jedes Menschen, der Seele das Leben zu erwerben. Und Er weiß auch, was jeder einzelnen Seele zum Vorteil gereicht. Nur das Wissen und der Glaube an seine Erdenaufgabe muß der Mensch haben, dann ist seiner Seele größte Not behoben, denn dann wird der Mensch auch bestrebt sein, ihr zum Leben zu verhelfen. Die Welt aber ist der größte Feind der Seele.... Und eine besondere Gnade Gottes ist es, wenn Er die Seele vor der Welt zu bewahren sucht, wenn Er für den Menschen Hindernisse schafft, ihr zu huldigen.... Dann kann also auch von einem "Segen der Krankheit" gesprochen werden, die ein solches Hindernis ist für manchen Menschen, der nach dem Willen Gottes leben möchte und oft noch schwach ist, um den Versuchungen zu widerstehen, die ihm von seiten der Welt drohen. Denn Gott ist die Liebe, und die Liebe hilft stets dem Schwachen, daß es nicht in Gefahr gerate.... Aber die Menschen verkennen oft die Liebe Gottes, doch wer Ihm zustrebt, der kann sich auch in Seiner Liebe geborgen wissen.... er kann Ihm vertrauen, daß alles gut ist, was Gott über einen Menschen kommen läßt....
Amen
ÜbersetzerE’ un fattore essenziale nella vita terrena che siate consapevoli del vostro compito che avete da adempiere come uomo. Questo vi sia sempre detto che la vita non è per nulla importante, cioè che si tratti quindi che il corpo eserciti tutte le sue funzioni e che si senta bene, ma che si tratta semplicemente dell’anima che dimora nel corpo e che devono essere utilizzate tutte le facoltà corporee per il bene dell’anima, che trovi la via d’uscita dal suo stato commiserevole e che raggiunga la meta, che è posta allo spirituale. L’anima può persino maturare più velocemente in un corpo ammalato, premesso che l’uomo prenda sul serio il suo compito terreno. E se ora l’uomo considera il suo corpo sempre soltanto come il vaso, di cui l’anima ha bisogno per il suo ulteriore sviluppo, e se cerca di conservare soltanto a questo scopo il vaso, di curarlo e di renderlo resistente, allora vive anche consapevolmente la sua vita e non ha da temere che il suo corpo fallisca, prima che l’anima abbia raggiunta la sua possibile maturità. Diversamente però è per gli uomini che non hanno nessuna consapevolezza di responsabilità nei confronti della loro anima. Costoro possono essere messi corporalmente insolitamente bene e perdere inaspettatamente la loro vita, perché non hanno pensato alla loro anima e perciò non hanno da registrare nessun progresso nello sviluppo, in modo che l’esistenza su questa Terra è totalmente senza senso e scopo e perciò all’anima viene tolto il suo involucro esteriore, affinché abbia ancora la possibilità di salire in Alto nel Regno dell’aldilà. La salute del corpo è un così grande Regalo di Grazia, che dovrebbe anche essere valutato, ma non nel senso terreno materiale, ma per il bene dell’anima. Un corpo malato però è pure una Grazia per l’uomo che non si chiude alla Corrente di Grazia di Dio, perché è pure una barriera nei confronti del mondo posta da Dio. All’uomo viene reso facile il superamento del mondo, ed all’anima viene prestato un grande aiuto. Ma l’uomo si deve piegare coscientemente sotto la Volontà di Dio e considerare anche la caducità del suo corpo come un Regalo di Grazia, perché alla fine non è la vita corporea, ma la vita dell’anima, lo scopo del cammino terreno come uomo. E perciò maturerà anche soltanto l’anima di quell’uomo che sa del suo proprio compito e lo vuole adempiere. Perché lui sarà aiutato al progresso dell’anima da Parte di Dio in ogni modo, e per questo sovente ci vogliono degli stati di miseria o sofferenze corporee, che però devono essere considerati come mezzi di purificazione, ma non come punizione o impedimento per raggiungere la meta. E l’ora in cui deve lasciare questa Terra, è predestinata ad ogni uomo, perché Dio sa della volontà di ogni singolo sin dall’Eternità ed Egli sa anche che cosa può raggiungere un’anima ancora sulla Terra ed in quale modo è piuttosto a rischio, in modo che una improvvisa chiamata dal bel mezzo della vita deve anche essere considerato ancora come Grazia. Chi considera la vita terrena soltanto come scopo a sé stesso, non potrà nemmeno comprendere che un Dio e Creatore permette che delle vite di uomini vengono distrutte, per i quali l’ora della morte naturale non sarebbe ancora da aspettarsi. Ma Egli sa della volonterosità di ogni uomo di conquistare la Vita per l’anima. Ed Egli sa anche che cosa è a vantaggio di ogni singola anima. L’uomo deve soltanto avere il sapere e la fede nel suo compito terreno, allora la sua anima è alleviata dalla più grande miseria, perché allora l’uomo tenderà anche ad aiutarla alla Vita. Il mondo però è il più grande nemico dell’anima. Ed è una speciale Grazia di Dio quando Egli cerca di preservare l’anima dal mondo, quando Egli crea per l’uomo degli impedimenti ad adularlo. Anche allora si può quindi parlare di una “Benedizione della malattia”, che è un tale impedimento per qualche uomo, che vorrebbe vivere secondo la Volontà di Dio e sovente è ancora debole per resistere alle tentazioni che lo minacciano da parte del mondo. Perché Dio E’ l’Amore, e l’Amore aiuta sempre il debole, affinché non cada nel pericolo. Ma gli uomini sovente misconoscono l’Amore di Dio, ma chi tende verso di Lui, può anche sapersi protetto nel Suo Amore, può confidare in Lui, che tutto è bene ciò che Dio lascia venire su un uomo.
Amen
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