Die Seele ist euer eigentliches Ich, das unvergänglich ist, das nur seinen Aufenthalt wechselt bei dem Leibestode, das den Erdengang beendet hat, um in einer anderen Sphäre weiterzureifen, wenn sie nicht verharrt im Widerstand gegen Mich und dadurch in die Tiefe sinkt. Dieser Gedanke also müßte euch beglücken, daß ihr keinen Tod zu befürchten habt, daß ihr lebet, wenngleich ihr die Erde verlassen müsset.... und daß dieses Leben weitaus schöner und beglückender ist, als je das Erdenleben als Mensch für euch sein kann. Ihr müßtet hoffnungsfroh dem Tag entgegensehen, wo eure Außenhülle von eurem eigentlichen Ich genommen wird, wo alles Schwere von euch abfällt und ihr leicht und unbeschwert euch aufschwingen könnet in eure wahre Heimat, die euch wahrlich Herrlichkeiten bietet, die ihr nicht ahnet. Ihr müßtet frohlocken, daß es keinen Tod gibt für euch, weil eure Seele nur einen Aufenthaltswechsel erfährt, der sie unendlich beglücken kann.... Warum also fürchtet ihr den Tod oder sehet mit Unbehagen dem Ende eures Erdenlebens entgegen? Warum ist für euch Menschen der Tod zum Schrecknis geworden, warum löst er ein Angstgefühl in euch aus, wo er doch in Wahrheit nur ein Übergang ist in eine andere Sphäre? Weil ihr es unbewußt fühlet, daß ihr nicht recht lebtet auf Erden, und weil eure Seele sich nicht das Licht verschafft, das ihr jegliche Furcht nehmen würde.... Denn ein Mensch, der Meine Liebegebote erfüllt, der also nach Meinem Willen lebt auf Erden, empfindet keine Furcht vor dem Tode, sondern er sehnet sich danach, seiner irdischen Hülle ledig zu werden, weil er Verlangen hat nach seiner wahren Heimat, weil die Liebe in ihm ein helles Licht entzündet hat und er vorausschauend auch sich in Meiner Nähe weiß, wo ihm kein Leid und Schmerz, keine Trübsal mehr begegnen kann, wo er sich geborgen fühlet in Meiner Liebe.... Und diese selige Gewißheit könnten alle Menschen haben, daß sie ein leiderfülltes, beschwerliches Dasein mit jener Geborgenheit vertauschen bei ihrem Ableben, wenn sie nur in dieser Zielrichtung ihr Erdenleben zurücklegen möchten.... wenn sie stets der inneren Stimme folgen möchten, die ihnen klar Meinen Willen kundgibt.... wenn sie auf Erden schon in das rechte Verhältnis treten möchten zu Mir, ihrem Gott und Vater von Ewigkeit. Der Gedanke, daß es aus ist mit dem Tode des Leibes, ist schon der beste Beweis, daß des Menschen Lebenswandel nicht nach Meinem Willen ist, denn jener Gedanke ist Einwirken des Gegengeistes, der die Menschen hindern will an der rechten Erkenntnis und der darum auch das Verlangen nach einem voll ausgelebten irdischen Dasein ständig mehr erhöht.... denn jene Menschen glauben nicht an die Unvergänglichkeit ihres Ichs, sie setzen ihm auch die gleiche Begrenzung, wie sie der Außenhülle beschieden ist.... Und darum suchen sie das Erdenleben auszukosten in jeder Weise, immer nur ihres Körpers gedenkend, nicht aber der Seele, die nach dem Leibestode ein sehr zweifelhaftes Los auf sich nehmen muß, die von den Herrlichkeiten ihrer wahren Heimat nichts erfahren kann, weil sie ihrer mangelhaften Gestaltung wegen nicht in jenen Sphären Aufnahme finden kann, wo ungeahnte Seligkeiten ihrer warten. Zwar ist es ihr auch dann noch möglich, sich aus der Tiefe zu lösen und in höhere Sphären einzugehen, aber es erfordert dies weit mehr Überwindung und Anstrengung als auf Erden und kann ohne Hilfe nicht geschehen, doch auch dann muß die Seele selbst den Willen aufbringen, was auf Erden um vieles leichter ist. Das Ich kann nicht vergehen, aber es schafft sich selbst das Los in Glückseligkeit oder Qual.... und erst, wenn die Menschen nicht ihren Körper als das "Lebende" ansehen, sondern die im Körper eingezeugte Seele als ihr eigentliches Ich erkennen lernen, erst wenn sie an die Unvergänglichkeit ihrer Seele glauben lernen, werden sie verantwortungsbewußter leben auf Erden und dann auch den Tod nicht mehr fürchten, der nur den irdischen Leib, nicht aber die in ihm wohnende Seele betrifft. Dann werden sie leben nach Seinem Willen und die Stunde herbeisehnen, wo sich die Seele lösen darf von ihrer Außenhülle, um nun eingehen zu können in das Reich, das ihre wahre Heimat ist....
Amen
ÜbersetzerL’anima è il vostro vero “Io” che è imperitura, che cambia soltanto il suo luogo di soggiorno con la morte del corpo, quando ha terminato il percorso terreno, per continuare a maturare in un'altra sfera, se non rimane nella resistenza contro di Me, e per questo sprofonda nell’abisso. Questo pensiero dovrebbe quindi rendere felice, che non dovete temere nessuna morte, che vivete, benché dovete lasciare la Terra, e che questa Vita è oltremodo più bella e felice, di come possa mai essere per voi la vita terrena come uomo. Dovete guardare lieti di speranza al giorno, quando il vostro involucro esteriore viene tolto dal vostro vero “Io”, dove tutta la pesantezza cada da voi e vi potete librare leggeri e senza peso nella vostra vera Patria, che vi offre davvero delle Magnificenze che non immaginate. Dovete gioire che non esiste nessuna morte per voi, perché la vostra anima sperimenta solamente un cambio di soggiorno che la può rendere infinitamente felice. Ma perché temete la morte, oppure andate incontro con disagio alla fine della vostra vita terrena?
Perché la morte è diventata per voi uomini uno spavento? Perché fa scaturire in voi un sentimento di paura, mentre è in Verità solo un passaggio in un'altra sfera? Perché sentite in modo inconscio che non vivete nel modo giusto sulla Terra, e perché la vostra anima non si procura la Luce che le toglierebbe ogni timore. Un uomo che adempie i Miei Comandamenti d’Amore, cioè che vive secondo la Mia Volontà sulla Terra, non sente nessuna paura per la morte. Egli ha nostalgia di liberarsi dal suo involucro terreno, perché ha un desiderio per la sua vera Patria, perché l’amore ha acceso in lui una chiara Luce e in preveggenza si vede anche nella Mia Vicinanza, dove non può più incontrare nessuna sofferenza e nessun dolore, nessuna tristezza, dove si sente protetto nel Mio Amore.
E tutti gli uomini potrebbero avere questa beata certezza, che loro scambiano col loro decesso un’esistenza piena di sofferenza, difficile, con quella della sicurezza, se volessero soltanto percorrere la loro vita terrena incontro a questa meta, se volessero seguire sempre la Voce interiore che annuncia loro chiaramente la Mia Volontà, se già sulla Terra entrassero nel giusto rapporto con Me, loro Dio e Padre dall’Eternità. Il pensiero che con la morte del corpo sia tutto finito, è già la migliore dimostrazione che il cammino di vita dell’uomo non è secondo la Mia Volontà. Perché quel pensiero è l’influenza dello spirito avverso che vuole ostacolare gli uomini nella giusta conoscenza, e per questo aumenta costantemente il desiderio di una esistenza terrena pienamente vissuta. Quegli uomini non credono all’imperiturità del loro “Io”. Gli pongono lo stesso limite com’è il destino dell’involucro esteriore.
E per questo cercano di gustare la vita terrena in ogni modo pensando sempre soltanto al loro corpo, ma non all’anima, che dopo la morte del corpo deve prendere su di sé una sorte molto discussa, che non può sapere nulla delle Magnificenze della sua vera Patria, perché a causa della sua formazione imperfetta non può trovare accoglienza in quelle sfere, dove l’attenderebbero delle Beatitudini insospettate. Le è comunque ancora possibile staccarsi dall’abisso ed entrare in sfere superiori, ma questo richiede molto più superamento e sforzo che sulla Terra e non può avvenire senza aiuto. Ma anche allora l’anima stessa deve impiegare la volontà, cosa che sulla Terra è molto più semplice.
L’ “io” non può finire, ma crea da sé la sorte della beata felicità oppure il tormento. E soltanto, quando gli uomini non considerano il loro corpo come una cosa “vivente”, ma imparano a riconoscere l’anima generata nel corpo come il “vero Io”, vivranno con maggiore responsabilità sulla Terra, ed allora non temono nemmeno più la morte che riguarda soltanto il corpo terreno, ma non l’anima che dimora in lui. Allora vivranno secondo la Mia Volontà ed avranno nostalgia dell’ora in cui l’anima può staccarsi dal suo involucro esteriore per poter entrare nel Regno, che è la sua vera Patria.
Amen
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