Wo Meine Gnade in solcher Fülle euch zuströmt, daß ihr belehret werdet von Meinem Geist, dort ist auch eine gewisse Berechtigung gegeben, den Mitmenschen auf seine Fehler aufmerksam zu machen, ohne der Selbstüberhebung bezichtigt werden zu können. Es ist dies gewissermaßen das Amt dessen, dem das reine Evangelium zugeleitet wird, daß er dieses hinausträgt in die Welt, daß er also das Rechte dem Falschen entgegensetzet, daß er Mein Wort im gleichen Sinne weitergibt, wie er es empfängt. Wer von Meinem Geist erleuchtet ist, der hat auch die Gabe einer gerechten Beurteilung, sowie er als Mein Jünger tätig ist, also für Mich und Mein Reich unter den Mitmenschen wirket. Er wird die Fehler und Schwächen der Menschen erkennen und auch um ihre Ursache und Auswirkung wissen, er wird an letzteren auch die Wahrheit Meines Wortes erkennen, denn durch Mein Wort weihe Ich den vom Geist Erleuchteten ein in ein Wissen, das ihm alles erklärt, was um ihn ist und geschieht. Und so wird es ihm auch nicht verborgen bleiben, warum Mein Wort nicht den vollen Anklang findet, denn er weiß, daß die Ursache dessen der Lebenswandel des Menschen selbst ist, sein Wille und seine falsche Einstellung zu dem, was Ich durch Mein Wort von den Menschen fordere. Und darum steht es ihm auch zu, dem Mitmenschen seine Fehler und Mängel vorzuhalten, auf daß er sich wandle. Er hat sogar die Pflicht, die Menschen aufmerksam zu machen, wenngleich er selten gern angehört wird und auch nur selten eine diesbez. Wandlung angestrebt wird. Dennoch steht Mein Jünger im Recht, denn Ich bediene Mich seiner, um durch seinen Mund zu sprechen zu denen, die Mich nicht selbst zu hören vermögen. Und immer wieder sei euch gesagt, daß eure Wege gänzlich Meiner Lenkung unterliegen, daß ihr nur die Werkzeuge seid für die Arbeit, die Ich Selbst an Meinen Geschöpfen tun möchte, nur ihnen Mich nicht direkt nahen kann und daher euch benötige als Mittler. Was euch auffällt am Nächsten, was ihr erkennet als Meinem Willen zuwidergerichtet, was euch erscheinet als Fehler und Untugend, das sollet ihr auch rügen oder den Mitmenschen freundlich und geduldig darauf aufmerksam machen, auf daß er selbst nun arbeitet an seiner Seele und sich Meinem Willen anzupassen sucht. Denn Ich bilde euch aus als Lehrer.... belehret also euren Nächsten, kläret ihn auf, wo er irret.... sei es in falschem Wissen oder auch in falscher Beurteilung seiner selbst; machet ihn aufmerksam, doch in Liebe, nicht in Zorn. Und ihr werdet nur euer Amt richtig verwalten, in das Ich Selbst euch eingesetzt habe, denn es geht lediglich um die Gesundung der Seelen, die krank sind, und wer guten Willens ist, der wird euch anhören und euch nicht gram werden, er wird erkennen, daß er euer Amt und euer eigenes Wesen auseinanderhalten muß, daß ihr nur an ihm tut, was ihr tun müsset, um Mir gehorsam zu sein. Denn euer Amt verpflichtet euch, Mir zu Willen zu sein....
Amen
ÜbersetzerDove la Mia Grazia vi affluisce in tale Pienezza, che venite ammaestrati dal Mio Spirito, qui vi è anche data una certa giustificazione, di far notare al prossimo i suoi errori, senza essere accusati di presunzione. Questa è in certo qual modo la funzione di colui a cui viene guidato il puro Vangelo, che lo porti fuori nel mondo, che quindi mette di fronte il giusto al falso, che dà la Mia Parola agli altri nello stesso senso come l’ha ricevuto. Chi è illuminato dal Mio Spirito, ha anche il dono di un giusto giudizio, appena è attivo come Mio discepolo, quindi opera fra i prossimi per Me ed il Mio Regno. Farà riconoscere agli uomini gli errori e le debolezze ed anche conoscerne la causa e l’effetto, e da quest’ultimo riconoscerà anche la Verità della Mia Parola, perché tramite la Mia Parola Io inizio un illuminato dallo spirito in un sapere, che gli spiega tutto ciò che è e succede intorno a lui. E così non gli sarà nemmeno nascosto il perché la Mia Parola non trova il pieno accoglimento, perché sa che la causa di ciò è nel cammino di vita dell’uomo stesso, la sua volontà e la sua falsa predisposizione d’animo per ciò che Io pretendo dagli uomini mediante la Mia Parola. E perciò ha anche il diritto di presentare al prossimo i suoi errori e manchevolezze, affinché cambi. Egli ha persino il dovere di farli notare agli uomini, benché raramente viene ascoltato volentieri ed anche solo raramente si tende ad un cambiamento relativo. Ciononostante il Mio discepolo è nel diritto, perché Io Mi servo di lui, per parlare attraverso la sua bocca a coloro, che non sono in grado di ascoltare Me Stesso. E vi sia sempre di nuovo detto che le vostre vie sono totalmente sottoposte alla Mia Guida, che siete soltanto degli strumenti per il lavoro, che Io Stesso vorrei svolgere sulle Mie creature, soltanto non posso avvicinarMi direttamente a loro e perciò ho bisogno di voi come mediatori. Quello che voi notate nel prossimo, ciò che riconoscete come contrario alla Mia Volontà, che vi appare come errore e vizio, lo dovete anche biasimare oppure farlo notare al prossimo con gentilezza e pazienza, affinché ora egli stesso lavori sulla sua anima e cerchi di adeguarsi alla Mia Volontà. Perché Io vi istruisco come maestri, quindi istruite il vostro prossimo, chiaritegli dove sbaglia, sia questo nel falso sapere oppure anche nel falso giudizio di sé stesso; fateglielo notare, ma con amore, non con ira. Ed amministrerete la vostra funzione nel modo giusto, nel quale Io vi ho impiegati, perché si tratta unicamente della guarigione delle anime che sono ammalate, e chi è di buona volontà, vi ascolterà e non se la prenderà con voi, riconoscerà che deve tenere separato la vostra funzione dal vostro proprio essere, che fate per lui soltanto ciò che dovete fare, per esserMi obbedienti, perché la vostra funzione vi obbliga di stare nella Mia Volontà.
Amen
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