Ihr wißt es ja nicht, wie groß die Schöpfung Gottes ist.... wie unsagbar umfang- und abwechslungsreich der Herr des Himmels und der Erde diese Schöpfung gestaltet hat und wie immer wieder Neuschöpfungen dazu kommen, unbelebten Raum füllend und wieder für die Weiterentwicklung der Lebewesen berechnet. Es ist aller Schöpfung letzter Zweck, das Geistige näherzuleiten zu Gott, und es wird dies so verbleiben bis in alle Ewigkeit. Denn es ist des Schöpfers Wille, das zu erhalten, was Er geschaffen.... Was einst in aller Vollkommenheit ausging von Gott, muß denselben Lichtzustand haben, um wieder zu seinem Ausgangsort zurückkehren zu können. Es muß ferner jegliche Entwicklungsstation durchlebt haben, es muß jedes Schöpfungswerk durchwandert haben, um dereinst die gleichen Schöpfungsgebilde entstehen lassen zu können, da dies die Aufgabe aller Lichtwesen ist in der Ewigkeit. So hat Gott dem Wesen ein Ziel gesetzt, dem sein Streben gelten soll. Er hat dieses Ziel abhängig gemacht von einer gewissen Reife und wiederum den Reifezustand von seinem geistigen Streben.... Und darum wieder dient jegliche Schöpfung nur immer dem Zweck, das geistige Streben anzuregen, und dies desto mehr, je mehr der Schöpfung und ihren vieltausendfältigen Wundern Beachtung geschenkt wird. Wer stumpf und blind an ihnen vorübergeht, dessen Geist kann nimmermehr erweckt werden, denn er weilt mit Körper und Seele noch zu sehr auf dieser Erde und fragt nicht nach dem Ausgang und dem Ende.... Wer jedoch die göttliche Schöpfung betrachtet und sich einmal klarmacht, daß Jahrhunderte und Jahrtausende keine Veränderung der Naturgesetze zustande bringen.... wer seinen Blick schweifen läßt über die unendlichen Variationen der göttlichen Schöpfung und dann wieder bedenkt, daß alles lebt.... dann muß ihm (in = d. Hg.) Anbetracht dieses Gedankens auch die Frage aufkommen, wozu alles Leben auf Erden ist.... Er kann sich diese Frage nicht mit hohlen Redensarten beantworten, wenn es ihm um die Beantwortung der Frage ernst ist, sondern er muß sie weiterverfolgen und kann sie doch letzten Endes nur geistig erschöpfend beantworten.... Denn der Welt Lauf bleibt ewig der gleiche, die Naturgesetze unterliegen gleichfalls keiner zeitlichen Veränderung, es ist und bleibt, wie es von Ewigkeit her war.... immer im gleichen Rhythmus, in der gleichen Gesetzmäßigkeit und in unverändertem Gleichlauf, so wie es der Wille des Schöpfers ist von Ewigkeit. Und es sind die Menschen auf Erden machtlos diesen Gesetzen gegenüber. Sie können wohl unerforschte Kräfte sich nutzbar machen und das in hohem Maß, jedoch keineswegs diese Kraft nach eigenem Gutdünken zu anderer Wirkung veranlassen, sie können nicht willkürlich eine Kraft verwerten zu anderer als von Gott durch die Naturgesetze bestimmter Tätigkeit, sie müssen sich vielmehr diesen Naturgesetzen aufs genaueste anpassen, soll nicht die Kraft in schädigender Weise zum Ausdruck kommen. Und jede Zuwiderhandlung straft sich von selbst, denn jede Nichtbeachtung der Naturgesetze hat ein Zerstören aller Materie zur Folge, nimmer aber ein im menschlichen Interesse liegendes Aufbauen und Vermehren alles dessen, was ihm sichtbar oder fühlbar in Erscheinung tritt. Es ist der Mensch schon auf Erden schöpferisch tätig, muß sich jedoch immer dem göttlichen Schöpfer und Seinem Willen in allen Handlungen unterstellen.... Seine Aufgabe im Jenseits dagegen ist, in der Erkenntnis aller Schöpfungsgesetze und ihrer Zweckmäßigkeit unentwegt neue Gebilde zu formen durch seinen Willen, der jedoch im Lichtzustand völlig dem Willen Gottes entspricht.... und in diesem Schaffen und Erschaffen einen beglückenden Zustand zu sehen, der weit über euer menschliches Ermessen beseligend ist. Und um dieses Endziel sollt ihr unentwegt tätig sein auf Erden und mit aller Kraft streben nach Vollkommenheit....
Amen
ÜbersetzerVoi non sapete quanto grande sia la Creazione di Dio, quanto il Signore del Cielo e della Terra ha formato immensamente voluminosa e diversificata questa Creazione e vi si aggiungono sempre di nuovo delle nuove Creazioni, colmando dello Spazio senza vita e calcola nuovamente l’ulteriore sviluppo degli esseri viventi! L’ultimo scopo di ogni Creazione è di guidare lo spirituale più vicino a Dio, e questo rimarrà così in tutta l’Eternità, perché è la Volontà del Creatore di conservare ciò che Egli ha creato. Quello che una volta è proceduto da Dio in tutta la perfezione, deve avere lo stesso stato di Luce, per poter di nuovo ritornare al suo luogo d’Origine. Inoltre dev’aver vissuto, passando attraverso ogni stazione di sviluppo, dev’aver passato ogni Opera di Creazione, per poter una volta far sorgere le stesse formazioni di Creazioni, dato che questo è il compito di tutti gli esseri di Luce nell’Eternità. Così Dio ha posto all’essere una meta, a cui dev’essere rivolto il suo tendere. Egli ha reso dipendente questa meta da una certa maturità e nuovamente lo stato di maturità dal suo tendere spirituale. E perciò ogni Creazione serve nuovamente soltanto sempre allo scopo di stimolare il tendere spirituale e questo ancora maggiormente, più attenzione viene data alla Creazione ed ai suoi migliaia di volte molteplici Miracoli. Chi passa a questi ottuso e cieco, il suo spirito non potrà mai più essere risvegliato, perché dimora ancora troppo sulla Terra con il corpo e con l’anima e non s’interroga sull’inizio e sulla fine. Chi osserva la divina Creazione e gli viene una volta chiaro che dei secoli e secoli non procurano nessun cambiamento nelle leggi della natura, chi lascia volteggiare il suo sguardo sulle infinite variazioni della Creazione divina e poi pensa di nuovo che tutto vive, allora in considerazione di questo pensiero deve sorgere in lui anche la domanda, a quale scopo c’è tutta la vita sulla Terra. Non può rispondere a questa domanda con vuoti modi di parlare se desidera seriamente la Risposta alla domanda, ma deve continuare a seguirla ed alla fine può risponderne solo spiritualmente in modo esauriente. Perché il corso del mondo rimane eternamente lo stesso, le leggi della natura non sottostanno nemmeno a nessun cambiamento temporaneo, è e rimane com’era sin dall’Eternità, sempre nello stesso ritmo, nella stessa regolarità ed in immutato sincronismo, così com’è la Volontà del Creatore sin dall’Eternità. Gli uomini sulla Terra sono impotenti di fronte a queste Leggi. Possono bensì rendersi utili le Forze inesplorate e questo in alta misura, ma non possono per nulla indurre questa Forza ad un altro effetto secondo il proprio beneplacito, non possono usare arbitrariamente una Forza per una altra attività di quanto è determinata da Dio attraverso le Leggi della natura, si devono piuttosto adeguare precisissimamente a queste Leggi della natura, se la Forza non si deve manifestare in modo dannoso. Ed ogni agire contrario punisce sé stesso, perché ogni non osservanza delle Leggi della natura ha per conseguenza una distruzione di ogni materia, ma mai un’edificare o aumentare negli interessi umani di ciò che gli si manifesta visibilmente o che può toccare. L’uomo sulla Terra è già attivo in modo creativo, ma in tutte le azioni si deve sempre sottomettere al divino Creatore ed alla Sua Volontà. Ma il suo compito nell’aldilà invece, nella conoscenza di tutte le Leggi della Creazione e la sua utilità è, di creare nuove formazioni attraverso la sua volontà, che però nello stato di Luce corrisponde totalmente alla Volontà vedere uno stato di felicità, che è molto più beatificante che il vostro misurare umano. E per via di questa meta finale dovete essere continuamente attivi sulla Terra ed aspirare alla perfezione con tutta la Forza.
Amen
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